Stewart Rhodes “rappresenta una minaccia persistente e un pericolo per gli Stati Uniti“. L’assalto del 6 gennaio 2021 al Congresso americano è costato caro al leader della formazione di estrema destra americana degli Oath Keepers, una milizia antigovernativa i cui membri affermano di difendere la Costituzione degli Stati Uniti e incoraggiano i propri membri a disobbedire agli ordini che ritengono la violino, che è stato condannato a 18 anni di carcere. Un altro membro della milizia, Kelly Meggs, è stato condannato a 12 anni per cospirazione sediziosa.

Secondo la corte che ha emesso la sentenza, Rhodes si è reso colpevole di sedizione e, come spiegato dal giudice giudice federale Amit Mehta, rappresenta una minaccia “persistente” per il Paese. Quella del membro degli Oath Keepers non è la prima condanna emessa da un tribunale americano nei confronti di partecipanti alle rivolte scoppiate dopo le ultime Presidenziali che hanno visto Joe Biden conquistare la Casa Bianca a scapito dell’ex presidente Donald Trump. Rivolte che provocarono anche 4 morti, oltre a 52 arresti. A luglio 2021, il 38enne Paul Allard Hodgkins, uno dei rivoltosi più riconoscibili dalle immagini circolate praticamente in tempo reale dalle sale di Capitol Hill, è stato condannato a 8 mesi di carcere dopo essersi dichiarato colpevole davanti al tribunale che lo ha giudicato e aver chiesto perdono per la propria condotta. Poi è toccato a Scott Fairlamn, un ex lottatore di Mma che ha ammesso di aver aggredito un poliziotto. E nel novembre dello stesso anno a una delle figure iconiche dell’assalto: Jacob Chansley, ormai noto come lo Sciamano QAnon, che dovrà scontare 41 mesi di prigione.

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