Giuseppe Conte aveva già ventilato il suo sì mesi fa, durante l’ultimo Consiglio nazionale del Movimento. Ma martedì è arrivato anche il via libera del Garante, Beppe Grillo, in visita a Roma. A giorni il Movimento metterà in votazione sulla sua piattaforma web una nuova regola, in base a cui chi ha già compiuto due mandati da parlamentare potrà candidarsi a sindaco. Un’innovazione rispetto alla precedente normativa interna, secondo cui “i due mandati”, come li chiamano nei Cinque Stelle, potevano presentarsi solo come consiglieri comunali. Una stramberia, agli occhi dello stesso Conte, a cui gli eletti chiedevano da tempo di rimediare. E l’ex premier è intervenuto, anche per dare ossigeno alle future liste sui territori. In linea con Grillo, con cui però è concorde anche nel negare ogni ipotesi di deroga al vincolo dei due mandati elettivi per il parlamento, italiano e europeo. “Questa regola è l’essenza del Movimento” ha in sostanza ribadito il fondatore ai parlamentari che lo hanno incontrato nella sede del M5S in via di Campo Marzio, a pochi passi dalla Camera. E la pensa così anche l’avvocato, Conte. Convinto, racconta chi gli ha parlato negli ultimi giorni, che il tonfo del Movimento nel primo turno delle amministrative sia dovuto soprattutto alle carenze organizzative. “Ci serve tempo per costruire la struttura sui territori” ha ribadito il presidente del M5S, che spera nei ballottaggi del prossimo fine settimana ma punta soprattutto sulla Sicilia, dove Pd e 5Stelle sperano di conquistare Siracusa.

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