E’ andato ad aiutare la Romagna, a spalare il fango dopo l’alluvione, a sostenere gli sfollati dopo il disastro. E per questo ha chiesto due giorni liberi dal lavoro. Ma questo slancio di generosità è costato il lavoro a MarcoSantacatterina, studente universitario di 24 anni, vicentino: il titolare della pizzeria in cui lavorava (a chiamata, nei weekend). Quando il ragazzo, dopo un sabato e una domenica passati con gli stivaloni e la pala in mano, si è ripresentato in pizzeria, a Thiene (Vicenza), gli è stato detto di andarsene, “perché – racconta – non c’era più bisogno di me“. Ma a lasciare senza parole Santacatterina – scrive il Giornale di Vicenza – è stato il messaggio con il quale il titolare lo ha liquidato, su whatsapp: ” C…, non farti più vedere”.
La decisione di andare ad aiutare le popolazione alluvionate dell’Emilia Romagna, Marco l’ha maturata subito dopo aver visto le immagini della devastazione provocate dall’esondazione dei fiumi. “Sono rimasto profondamente colpito da quanto successo in Emilia Romagna – ha detto il giovane – perché mi hanno ricordato l’alluvione che nel 2011 ha devastato Vicenza. Avevo solo 12 anni e non ho potuto fare nulla, ma ora che sono adulto ho sentito il dovere di fare la mia parte”. Marco ha così contattato la Protezione civile di Bologna, ed è stato indirizzato verso il canale Telegram nel quale venivano raccolte le disponibilità di volontari spalatori. A quel punto, era giovedì, ha coinvolto anche la sorella, Sara, e si è organizzato per partire e raggiungere la zona di Cesena. Ha mandato un messaggio al titolare della pizzeria, certo che avrebbe capito: sabato e domenica liberi, per andare a spalare il fango. La risposta del datore di lavoro lo ha invece gelato: ‘non farti più vedere'”.