Nessuno se l’aspettava che quel professore in pensione da anni, solitario, comunista e grande viaggiatore, lasciasse una cospicua eredità, da usare per la scuola, all’amministrazione comunale ma a Taormina ora altro non si parla che di lui: Salvatore Galeano, 85 anni, stroncato da una malattia nelle scorse settimane. Da ateo qual era per lui sono stati predisposti i funerali civili in piazza, alla presenza del sindaco Mario Bolognari. Proprio a quest’ultimo, l’ex prof, a luglio del 2022, aveva consegnato una busta: “Ci siamo incontrati un anno fa e lui aveva manifestato il desiderio di lasciare questa eredità al Comune per dare una mano ai più giovani. Accolsi l’iniziativa con gioia ma quella busta la lasciai nel cassetto, sperando di aprirla il più tardi possibile. Nei giorni scorsi abbiamo scoperto che Salvatore ci ha donato lo stabile di un piccolo albergo di sua proprietà ma anche una cifra sul conto corrente che pare ammonti a quattro milioni di euro”.
L’unico problema ora è il rispetto delle volontà di Galeano che nel testamento ha scritto di usare quei soldi per “borse di studio” che portino il suo nome, finalizzate a studenti universitari.
“E’ chiaro che adoperare tutti quei soldi per borse di studio è un po’ difficile. Abbiamo perciò chiesto alla nipote di rintracciare altre volontà dello zio. A noi piacerebbe investirli per sistemare alcuni istituti. Abbiamo una frazione – spiega il sindaco che proprio oggi saprà se verrà riconfermato -, Trappitello, dove la scuola è in affitto. Sarebbe bello poterla ricostruire ex novo”.
Dietro la storia di Galeano in realtà c’è molto altro: nell’appartamento dove viveva, aveva ospitato lo scrittore D.H. Lawrence e la sua seconda moglie, la baronessa Frieda Von Richtofen, prima cugina del mitico Barone Rosso. I due hanno lasciato molti libri di famosi autori autografati e alcuni cimeli: un patrimonio che ora finirà nelle mani della nipote. “Lawrence – racconta il primo cittadino – è rimasto dieci anni in Sicilia e in diverse sue opere fa riferimento a questa permanenza a Taormina. E’ per noi un orgoglio così come siamo grati al professor Galeano che ricorderemo attraverso le borse di studio ma non solo”.
Nelle prossime settimane, risolti i problemi notarili, l’amministrazione comincerà a ipotizzare come utilizzare al meglio l’eredità lasciata da Galeano cercando di coinvolgere, oltre alla nipote, anche le scuole del territorio in modo da rendere trasversale questa memoria. Il professore, in città, era conosciuto da tutti per la sua simpatia, per il suo amore per i viaggi, il suo carattere solitario e la sua appartenenza politica da sempre a sinistra. Il suo testamento, olografo, ha fino alla fine fatto di lui una persona aperta alla gratitudine e all’altro.