Il matrimonio è il giorno magico che la maggior parte delle donne sogna e programma sin da bambina. Così, sempre più spesso, per far sì che tutto sia una “favola” gli sposi finiscono per imporre delle regole non sempre gradite agli invitati. Come il diktat di non portare figli che, di certo, a qualcuno potrebbe creare problemi. E così è stato per la sorella della sposa che a differenza di altri genitori non poteva lasciare il bambino ai nonni o pagare una babysitter. Così la donna, rammaricata per la decisione della sorella, si è sfogata su Reddit: “Voglio esserci per mia sorella e ovviamente mi piacerebbe vederla sposarsi. Ma il problema è che sono una mamma single. Mio figlio ha sei anni e quando non va a scuola sta sempre con me”.
Come riporta la rivista The Mirror, la mamma spiega: “Mia sorella ha imposto questa regola del matrimonio senza bimbi e io non posso davvero permettermi di pagare una babysitter. Inoltre le nozze non sono nel mio Stato e quindi partecipare al matrimonio mi obbligherebbe a stare fuori casa per due giorni“. Inoltre, non può fare affidamento sui parenti perché ovviamente saranno tutti presenti alla cerimonia della sorella. Così, aggiunge: “Ho contattato mia sorella e le ho chiesto se fosse disposta a far venire mio figlio al matrimonio con me perché non avevo nessuno a cui lasciarlo”. Ma, come si poteva immaginare, la risposta è stata un categorico “no”.
Il racconto prosegue: “Ho spiegato di nuovo la mia situazione e ho detto che avrei avuto bisogno di una qualche forma di assistenza all’infanzia o di portarlo con me. Poi le ho chiesto se mi avrebbe pagato per assumere una tata o una babysitter che si prendesse cura di lui”. La sua richiesta, però, non è stata accolta come sperava: “Si è offesa e ha detto che mio figlio è un mio problema. Il che certo è vero, ma anche… il suo matrimonio, lei che ha creato problemi non permettendomi di portare mio figlio”. A quel punto, ha detto alla sorella che se non avesse avuto la babysitter pagata non sarebbe andata al matrimonio. La reazione? “Tutto ciò che ha fatto è stato chiamarmi ‘ridicola’“. Conclude rivolgendosi quindi al web: “Tutta la mia famiglia è arrabbiata con me per ‘non essere lì per mia sorella’. Sono io lo stro**a?“. Immediata è stata l’ira degli utenti che con valanghe di commenti le hanno dato torto: “Si, sei uno stro**a” e ancora: “Non è responsabilità di nessun altro pagare per la tua assistenza all’infanzia. Domanda completamente irragionevole”.