Giulia Dedola, la giovane campionessa di equitazione, ha parlato al Corriere della Sera
E Giulietta Dedola ha parlato al Corriere della Sera spiegando che l’imprenditrice digitale le piace da sempre ma facendo una precisazione: “Io stimo Chiara Ferragni. Ho il suo astuccio, tante penne, le gomme, le felpe, l’accappatoio e il pigiama. Però quella foto non mi è piaciuta e gliel’ho scritto, non è che l’ho sfidata. Ma nemmeno la sua risposta, dopo, mi è piaciuta”. Qual è stato lo scambio? Giulietta ha scritto: “Qual è il messaggio per noi ragazzine? Che per farci notare dobbiamo metterci nude? Io non lo trovo un bel messaggio da mandare, compro tante cose tue quaderni costumi da bagno vestiti, mi piacciono molto però ultimamente trovo che tante foto sono diventate volgari danno messaggi sbagliati non c è un senso a questa foto. Mia mamma ha 34 anni e le foto in costume al mare le mette, ho una bella mamma ma se mettesse una foto così io mi sentirei malissimo, penserei che mi devo vergognare del suo comportamento, non ne sarei x niente fiera. So ke nn leggerai le parole di una ragazzina xò la Vitto avrà la mia età tra non tantissimi anni e queste sono foto che restano x sempre su internet, non penso sia qualcosa di cui andare fieri. Scusa ma questo è il mio pensiero”.
Ferragni ha risposto: “Il messaggio per tutte, ragazzine e non, è semplice: nessuno ci può giudicare o farci sentire sbagliate. Pubblicare una foto così non dovrebbe far vergognare nessuno e anzi dimostrare che ognuno è libero di essere se stesso. Ci hanno insegnato che le donne non possono osare e questo è uno dei tanti modi che io utilizzo per prendermi la libertà che tutti dovremmo avere. Faccio incazzare i puritani? Missione compiuta allora”. Ed ecco che Giulietta al Corriere della Sera spiega: “Secondo me ognuno può sentirsi libero anche indossando una felpa, e non è che poi lo deve far sapere al mondo. Quando una delle mie amiche più grandi pubblica una foto di spalle, con i capelli che coprono il sedere, io glielo dico che non mi sembra appropriata, perché non siamo al mare“. Mamma Vittoria e papà Stefano, ora, si dispiacciono per la chiusura del profilo: “Io non posso accettare che mia figlia per aver espresso un’opinione, peraltro condivisa da tante persone, sia stata messa a tacere, bannata, eliminata. Inoltre, con la chiusura del profilo perdiamo cinque anni di ricordi, di gare, di momenti belli condivisi con la comunità dell’equitazione”.