Ore di ricerche negli archivi, suggerite da quella consonanza di nome e cognome. Poi arriva la conferma. Tiziana Barnobi, una delle vittime dell’incredibile incidente della barca affondata sul Lago Maggiore, agente dei servizi segreti, aveva fatto parte del mondo di Miss Italia. Così arrivano le condoglianze di Patrizia Mirigliani, la figlia di Enzo, lo storico organizzatore del concorso di bellezza del quale ha raccolto l’eredità. Scrive Patrizia: “Apprendo solo ora la notizia della morte di Tiziana Barnobi coinvolta nel tragico incidente sul Lago maggiore. Tiziana era stata una Miss del Concorso ai tempi di mio padre, nel 1985. Grata per il suo impegno al servizio del Paese. Rivolgo un pensiero di vicinanza alla sua famiglia”. Aveva vinto una tappa preliminare, quella di “Ragazza in gambissima” che si era svolta a Grado 38 anni fa. Era giovanissima: aveva 15 anni. Da lì si era trovata proiettata alla finalissima di Salsomaggiore: il suo nome ancora oggi spicca nell’elenco delle partecipanti. Tiziana era nata a Trieste 53 anni fa. Dopo l’esperienza sulla passerella, suggerita dall’allegria della giovane età, si era dedicata poi allo studio. Si era laureata in Economia, si era trasferita a Roma. Come tutti i componenti del sistema di Sicurezza Nazionale viveva un’esistenza comune, ben attenta a non dar nell’occhio. “Nessuno sapeva che lavorasse nell’intelligence – raccontano oggi i suoi vicini di casa sulla Cassia, a Roma, dove si era trasferita – a tutti diceva di essere una funzionaria della presidenza del Consiglio”.
Prima del trasferimento aveva frequentato nella città natale l’Isda, Istituto superiore di direzione aziendale. Si era laureata in Economia nel 1994, come conferma la sua pagina sul portale di Radaris (quella di LinkedIn è stata cancellata) dove la sua professione ufficiale risulta quella di responsabile delle vendite di un’importante azienda di telefonia ed elettronica. Il figlio e il marito, manager di un’azienda automobilistica, sono andati a Lisanza per il riconoscimento del corpo. Si sono trovati di fronte alla tragica realtà di questa sciagura assurda. Sembra la trama di un romanzo di le Carrè, invece è brutale realtà. La barca di 15 metri chiamata “Good…uria” si è capovolta, travolta dall’uro dell’improvvisa tempesta. A bordo c’erano 24 persone, tutte appartenenti ai servizi segreti italiani e del Mossad di Israele. Cosa ci facevano lì? La versione ufficiale è che stessero festeggiando il compleanno di una di loro. Ma ora dopo ora trapela che non fossero lì per una normale rimpatriata. Quella era una missione di lavoro.
Il corpo di Tiziana è stato recuperato dai sommozzatori non lontano dal relitto, a circa 16 metri di profondità. “Erano una famiglia molto unita – i pochi ricordi degli amici, sconvolti – e il figlio era la luce dei suoi occhi”. Perché dopo la tragedia è l’ora delle memorie. Così affiora una piccola foto di Tiziana bella, bellissima nei suoi 15 anni. Quando ancora il mondo era tutto da scoprire e forse solo nelle sue fantasie avrebbe potuto immaginare di diventare un agente segreto. “Dietro la bellezza c’è anche la sostanza. Dal concorso, da Sofia Loren in poi, sono passate le donne non solo più belle ma anche piene di risorse in settori non propriamente artistici. Però finora mai una 007”, racconta a FqMagazine la figlia del patron della kermesse, Patrizia Mirigliani.
Oltre alle conduttrici televisive hanno partecipato allo storico concorso di bellezza anche diverse giornaliste Barbara Serra (finalista nel 1996, volto di Al Jazeera), Monica Maggioni, Barbara Capponi, Brunella Tocci, la prima Miss Italia diventata giornalista televisiva. Fra le donne impegnate in politica ci sono Alessandra Brambilla, Mara Carfagna, Matilde Siracusano. Le Miss Italia Eleonora Benfatto, con incarichi ministeriale, e la regista Mirka Viola. Fabiola Milletarì è invece la prima Miss dell’anno 2011a dirigere un’azienda, la Haier, leader mondiale degli elettrodomestici.
E che dire del mondo sportivo? La calciatrice Paola Bresciano, Miss Italia del ’76 era una centravanti del calcio femminile, giocava nel Padova in serie A, e Vera Santagata, Miss Milano 2005, campionessa italiana di ginnastica ritmica, Infine Pina Siracusa. E’ stata una Miss Coraggio invitata dal padre di Patrizia Mirigliani, Enzo, che creò la fascia proprio per lei. La ragazza siciliana fu premiata nel 1991 con un titolo che volle evidenziare la sua forza nel denunciare i 15 uomini dai quali fu violentata. Un fatto grave e vergognoso che paradossalmente isolò la ragazza, ripudiata dagli stessi genitori. “E’ noioso e ormai superato il cliché che vede la donna bella stupida e oca. Anna Kanakis per esempio è stata Miss Italia ed è una scrittrice. Ma una agente segreta non c’era mai stata. Ma magari ne abbiamo avute e non lo abbiamo saputo”, conclude Mirigliani.
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