Ospite di Dimartedì (La7), il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, elenca le promesse elettorali non rispettate dal governo Meloni, smontando la retorica di “sovranismo” che spesso ha accompagnato la narrazione degli esponenti dell’esecutivo.
“Questo governo – premette Travaglio – aveva detto che avrebbe abolito le accise. Avete visto l’abolizione delle accise? Aveva promesso che mai ci sarebbe stata la svendita di Ita a Lufthansa e invece non è stato così. Aveva annunciato il blocco navale sui migranti: non l’ha fatto e attualmente i migranti sono quintuplicati rispetto a quelli che arrivavano quando c’erano i famosi governi ‘amici dei migranti'”.
Il direttore del Fatto prosegue: “Avevano detto che era finita la pacchia europea e la prima cosa che hanno fatto è stata mettere Giorgetti che ha consegnato la politica economica e finanziaria dell’Italia ai falchi della Ue, applicando addirittura un’austerità superiore a quella che ci viene richiesta dai falchi di Bruxelles, perché sanno che senza l’approvazione della Ue e della Nato questo governo non lo facevano nemmeno nascere. E infatti – aggiunge – a chi hanno consegnato la politica estera? Agli Usa e alla Nato. E meno male che c’è qualche frescone che continua a chiamarli sovranisti. Ma quali sovranisti? La politica finanziaria l’hanno appaltata alla Ue e la politica estera di guerra e di riarmo l’hanno appaltata agli Usa, e sarebbero pure sovranisti? Sovranista è chi difende l’interesse nazionale, non chi difende l’interesse di altre nazioni a discapito della nostra”.
Travaglio conclude: “Dato che hanno appaltato fuori dall’Italia le cose più importanti, cosa gli resta da fare? Affarucci, condonini, messaggi agli evasori fiscali. Meloni addirittura a Catania ha definitio il fiscio, cioè le tasse che servono a pagare i servizi dei cittadini, ‘pizzo di Stato’. E poi fanno una grande cagnara di dichiarazioni, che appassionano tantissimo i media e la cosiddetta opposizione – chiosa – per far vedere che stanno affermando una supremazia culturale. La supremazia culturale? Con Lollobrigida e gli altri? Ma stiamo scherzando? La verità è che il loro spazio è ristretto ed è quello lì: chiacchiere e sparate continue per mostrare che stanno affermando una supremazia culturale che ovviamente non esiste”.