di Alessio Andreoli
Non so se invidiare o condannare tanti miei concittadini fortemente schierati con questo governo. Bravo è stato chi ha invertito la definizione scrivendo destra-centro invece di centro-destra. Bravo perché anche la Lega è popolata, a cominciare dal suo leader, da simpatizzanti del ventennio. Non dimentichiamo la vicinanza dimostrata da Matteo Salvini ad un noto esponente di CasaPound e le simpatie per Le Pen e Putin, entrambi classificabili come leader autoritari e nazionalisti. Rimarrebbero i parlamentari di Forza Italia, che teoricamente vorrebbero porsi al centro, ma essere al centro, a cominciare dal suo leader in pectore e allearsi con la destra più becera o legiferare praticamente solo “ad personam” o prestarsi a demolire la giustizia, di certo non è un buon esempio di impegno civile o di etica indipendentemente che tu possa dichiararti di centro o di sinistra.
Anche la sinistra ha i suoi scheletri nell’armadio e l’anima non è così candida come spesso vuole farci credere, ma questo è un altro argomento che non c’entra con le conclusioni a cui vorrei arrivare. Riprendendo il filo del discorso, come scrivo sopra non so come comportarmi verso chi sostiene a spada tratta tutte le azioni del governo attuale e dei suoi esponenti. Vorrei invidiarli perché chi crede fortemente in qualche cosa, giusta o sbagliata che sia, ha l’appagante sensazione di essere sempre nel giusto, gode di un grande senso di sicurezza. E’ felice, sereno, in armonia e guarda al futuro con speranza ed entusiasmo. Oltre a questo ha un altro vantaggio, gli viene sempre suggerito con chiarezza chi sono i colpevoli di qualsiasi, personale o collettiva, disgrazia, sciagura, guaio o reato, cancellando qualsiasi sospetto o dubbio. Il dubbio è per persone deboli, senza carattere, passive, dipendenti, influenzabili e di certo io non vorrei sentirmi né vorrei essere così. Insomma si vive molto meglio con tutte le certezze garantite dalla destra.
Se Giorgia Meloni, con i suoi ministri, mi garantisce di rincorrere per tutto il globo terraqueo gli scafisti mi sento anche abbastanza sicuro che, senza scomodare tutta la terra, inseguirà e stanerà anche tutti gli evasori fiscali, i corrotti e i corruttori e le mafie, farà della giustizia la sua bandiera. Impresa assai facile visto che l’Italia rappresenta circa solo lo 0,059% dell’intera superficie del globo terraqueo. Così come sono assai più tranquillo quando il ministro Lollobrigida, spiegando esaustivamente il suo pensiero, mi garantisce che eviterà la sostituzione etnica. Già mi immagino quando il mio vicino di colore tenterà di entrare nottetempo in casa mia e quatto quatto si infilerà nel letto tra me e mia moglie. Anche questa operazione dovrebbe essere piuttosto semplice visto che, su approssimativamente 60 milioni di abitanti, solo all’incirca 5 milioni sono stranieri e sicuramente non sono tutti eccitati maschietti, né tutti ambiscono a venire nel mio letto.
Naturalmente le escort di colore o le prostitute in strada le manteniamo: il patriota maschio italico, come hanno recentemente detto anche alcuni gloriosi alpini, ha le sue necessità (Berlusconi docet). E dove mettiamo l’enorme orgoglio di avere il ponte più ardito mai costruito sul globo terracqueo? Mentre scrivo sto guardando le immagini della enorme devastazione che ha colpito l’Emilia Romagna, ma mi consolo perchè sento che monta sempre più forte in me l’orgoglio per il ponte sullo stretto, mi pervade un forte senso di autostima e fiducia nell’identificarmi con Giorgia, Matteo e Silvio.
Meglio che io metta da parte sia l’invidia che la condanna per i miei concittadini filogovernativi e da buon italiano mi abbandoni all’oblio che tutto ovatta, allevia e lenisce, ridandomi serenità almeno fino alle prossime elezioni politiche: ci penserò quando arriverà il momento di votare. Cambio canale, li giro un po’ tutti e devo riconoscere che lo Stato mi vuole bene sul serio: i rappresentanti della destra hanno occupato tutti i canali del globo terraqueo! Mi sento già meglio.