Lavorava come barman in un hotel di lusso del centro di Milano Alessandro Impagnatiello, il ragazzo di 30 anni che ha confessato l’omicidio della compagna 29enne Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. Era stato proprio lui a denunciare la scomparsa della fidanzata: agli investigatori aveva raccontato di essere uscito al mattino per andare al lavoro e che, quando era tornato a casa, alle 17 di domenica scorsa, di Giulia non c’era traccia. Poi ieri notte la svolta, con la sua confessione e il ritrovamento del cadavere della 29enne. E adesso, con il passare delle ore, emergono sempre più dettagli sulla sua vita, o meglio sulla sua doppia vita. Come riporta il Corriere della Sera, l’uomo, classe 1993, faceva il barista all‘Armani Bamboo Bar, il locale al 7° piano dell’esclusivo Armani Hotel Milano in via Manzoni, a due passi dal Teatro alla Scala e da piazza Duomo. Proprio lì, sul luogo di lavoro, aveva conosciuto una collega americana con cui aveva iniziato una relazione clandestina: non solo, la ragazza era rimasta anche lei incinta ma aveva poi deciso di abortire.
Sarebbe stata proprio l’amante a chiedere ad Impagnatiello di incontrare Giulia Tramontano quel sabato. Per una sorta di incontro chiarificatore. Entrambe le donne, prima ignare l’una dell’altra, a quanto si è appreso, dallo scorso aprile avevano iniziato ad avere sospetti sul fatto che il 30enne avesse un’altra relazione. Con la collega-amante lui avrebbe più volte parlato male della fidanzata, dicendo, pare, anche che avesse problemi mentali e non solo, per screditarla in ogni modo. Da qui il litigio che Giulia e Alessandro hanno avuto sabato sera, come hanno riferito alcuni parenti agli investigatori: la vittima aveva scoperto tutta la verità sulla storia clandestina del compagno e sull’aborto dell’amante.
Ma Alessandro Impagnatiello ha anche un altro figlio, di 6 anni, nato da una precedente relazione: con l’ex compagna era rimasto in buoni rapporti. E’ stato al termine di questa precedente relazione che aveva conosciuto Giulia Tramontano, agente immobiliare di origini napoletane, ed erano andati a convivere.