Gli stereotipi sono una brutta cosa. Ad esempio le domeniche bestiali sono considerate in maniera quasi unanime un ambiente fortemente maschilista, poco adatto ai bambini e sicuramente assai poco colto. Non è vera nessuna delle affermazioni di cui sopra e ve lo dimostreremo nel corso di questo episodio della nostra rubrica: le donne non solo sono bene accette, ma addirittura tentano di accettarsi tra di loro, i bimbi vedono il rettangolo di gioco come un posto meraviglioso, i calciatori amano le dotte citazioni.
MAMMA(ZZA) LA NONNA
Che bello il calcio giovanile, che belli i bimbi che sognano di diventare calciatori. Che belle le mamme e le nonne che sognano di diventare hooligan. Come a Cremona, gara della categoria Pulcini: una mamma 39enne e una nonna 71enne se le sono date di santa ragione. Pare che la nonna abbia schiaffeggiato il figlio della mamma, innescando la reazione, le mazzate e scene di un certo livello.
ALTAN
L’indimenticabile Cipputi, sì. Una dotta citazione dell’ottimo Altan l’ha messa in pratica un sostenitore della Povigliese, Prima Categoria Emilia Romagna. Citazione che tuttavia ha portato 250 euro di multa: “Proprio sostenitore dopo il termine della gara avvicinava l’arbitro tentando con un ombrello di venire in contatto con lui e, inoltre, gli rivolgeva frasi offensive”. Forse l’arbitro preferiva Natangelo.
GIOVANI HOOLIGANS CRESCONO
Metti un mezzo a due o tre ruote, un’invasione di campo e una partita di Calcio Nordico: ci si aspetterebbe di vedere hooligans dall’aspetto vichingo e invece no, o almeno, non per adesso. Il video ripreso dalla bella pagina Facebook “Il calcio nordico” viene dalla Finlandia, con la partita Jalkarannan Palloseura – KJP di Veikkausliiga (la massima serie finlandese) interrotta da un’invasione di campo… di un bimbo su un triciclo, sebbene piuttosto minaccioso tanto da essere accompagnato fuori dalle autorità.
HOLLY E BENJI: LO STAI FACENDO MALE
Sono diversi i tentativi di emulazione del popolare cartone giapponese di calcio, in particolare delle mosse incredibili che gli atleti di tanto in tanto mostravano quando i venti chilometri di campo glielo consentivano. Tra catapulte infernali e altro, spesso pali, avversari e compagni erano utilizzati come appoggi per acrobazie incredibili: ecco, bisogna specificare che è un cartone, visto che accadono cose come la squalifica per tre giornate a Patrick Roveyaz dell’Ivrea Banchette, Prima Categoria Piemonte, “per condotta di gioco violenta e pericolosa, consistente nell’aver compiuto un intervento su un avversario saltandogli con i tacchetti sulla schiena, costringendolo alla sostituzione”.
AGGIORNAMENTO SETTIMANALE SULLE ATTIVITA’ DEL DIBU
L’ispirazione è arrivata sempre spulciando la pagina Facebook “Il calcio nordico”, che mostra la foto del Brann che ha vinto la Nm Cupen, la coppa nazionale norvegese. Che c’entra col Dibu? Bene, il trofeo ha una forma strana: un lungo e oblungo tubo di metallo… solo per questo sarebbe auspicabile che il Dibu non vada mai a giocare in Norvegia e se ciò dovesse accadere che gli si impedisca con ogni mezzo di vincere quella coppa.