Un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio per chiedere di mandare un’ispezione alla procura di Firenze nei confronti del magistrato Luca Tescaroli, titolare insieme al collega Luca Turco dell’inchiesta sulle stragi del 1993: tra gli indagati ci sono ancora Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Il fondatore di Forza Italia e il suo storico braccio destro sono accusati di essere i cosiddetti “mandanti esterni” delle bombe di Firenze, Roma e Milano. Accuse già archiviate più volte in passato e riaperte l’ultima volta dopo le intercettazioni in carcere di Giuseppe Graviano.
L’indagine di Firenze, però, non sembra andare giù a Gasparri. Così martedì ha presentato un’interrogazione parlamentare a Nordio per chiedere se “il ministro in indirizzo ritenga opportuno attivare i propri poteri ispettivi” nei confronti dei pm fiorentini in seguito a quelle che “all’interrogante appaiono più tesi politiche, già ampiamente archiviate, che non reali filoni di indagine”, scrive Gasparri nel documento su cui chiede una risposta scritta del ministro della Giustizia.
Il senatore azzurro e vicepresidente di Palazzo Madama nella sua interrogazione parte contestando la prefazione di Tescaroli al libro “Attacco allo Stato” del giornalista Ferruccio Pinotti sulle stragi del ’93, uscito a marzo ed edito da Solferino. Un libro che è diventato oggetto di polemica visto che, come raccontato da Gente e Dagospia, conteneva in origine anche un’introduzione di Massimo Giletti, che sarebbe stata poi poi “sbianchettata”. Nella sua prefazione Tescaroli sottolinea l’importanza di “continuare nella ricerca di una verità sempre più completa, nel pieno rispetto del segreto investigativo” e anche su alcuni misteri degli anni 1993-1994, a partire dalla fine della strategia stragista. Sul fallito attentato allo stadio Olimpico, il magistrato si chiede: “Perché non venne più riproposto? Il 27 e il 28 marzo di quell’anno si tennero le elezioni politiche, mutò il quadro politico istituzionale e lo stragismo si arenò”. Il Giornale berlusconiano nei giorni scorsi ha attaccato Tescaroli parlando di “soliti deliri anti Cav”.
Da qui parte Gasparri nella sua interrogazione, attaccando a testa bassa il procuratore aggiunto di Firenze. In quanto “recente autore di un libro sulle bombe di mafia del 1993” (ma Tescaroli è autore solo della prefazione al libro di Pinotti), il senatore di Forza Italia scrive: il pubblico ministero “nelle sue tesi continua ad alimentare teorie, a giudizio dell’interrogante fantasiose, che legherebbero quegli attentati ad esponenti e formazioni politiche”, sottolinea riferendosi, senza citarla, a Forza Italia. Poi parla di “teorie che non hanno alcuna validità e che non meritano di essere alimentate, soprattutto se a farlo è un noto magistrato”. Gasparri poi attacca Tescaroli sul personale: “Già in passato, su altre importanti indagini, il medesimo magistrato risulta aver insistito indagando su tesi che poi si sono dimostrate infondate”. Per questo arriva a chiedere a Nordio se ritenga opportuno mandare un’ispezione in procura.