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Sabotaggio del Nord Stream, la polizia tedesca perquisisce la casa di una donna: “Aveva una relazione con il principale sospettato”

Può essere la chiave per mettere un punto fermo nell’intricata vicenda del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. Perché aveva una relazione con il principale sospettato, con cui ha avuto anche un figlio, secondo un rapporto della Süddeutsche Zeitung. E perché sta collaborando con gli investigatori. È una donna, abita vicino a Berlino e la sua casa è stata perquisita dalla polizia tedesca lo scorso 25 maggio. Nel corso della ‘visita’ nell’abitazione, i detective dell’Agenzia federale anticrimine hanno anche prelevato il DNA del figlio per confrontarlo con la traccia di DNA maschile ritrovata sullo yacht che si ritiene sia stato usato dai sabotatori lo scorso 26 settembre per raggiungere il Nord Stream e piazzare l’esplosivo.

La donna ha consegnato il suo cellulare e non è sospettata dalla polizia ma la perquisizione si è resa necessaria proprio per il confronto del DNA. I media tedeschi sostengono di conoscere l’identità dell’ex compagno della donna: si tratta di un militare in servizio nell’esercito dell’Ucraina e, secondo gli investigatori, faceva parte dell’equipaggio di 6 persone che aveva noleggiato la barca, ritenuta al centro dell’intrigo internazionale.

Proprio quello yacht, l’Andromeda, avrebbe navigato verso il Nord Stream e sarebbe stato coinvolto nell’operazione che ha portato alla sua esplosione. Il New York Times ha rivelato negli scorsi mesi che il Bka (la procura generale tedesca) aveva trovato tracce di esplosivo sull’Andromeda. La barca – secondo quanto ricostruito finora – è stata noleggiata tramite una società di comodo con sede a Varsavia, la cui copertura era un’agenzia di viaggi, la Feeria Lwowa, intestata a un’ucraina che vive a Kiev. Nelle settimane passate, dopo le inchieste di diversi media tedeschi, il ministro della Difesa di Berlino, Boris Pistorius, aveva invitato alla prudenza ricordando che potrebbe trattarsi di un’operazione false flag, ovvero condotta dai russi per incolpare gli ucraini.