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Amy Ellis morta a 43 anni, su TikTok raccontava la battaglia contro l’anoressia: “Ha preso le sue ali ed è volata verso un’altra vita”

In uno dei suoi ultimi video aveva detto: "Ho paura, ieri tremavo e non riuscivo a fermarmi"

Questa è una di quelle storie che non vorresti leggere mai. Ma anche di cui non vorresti scrivere mai, tanta è la tristezza. Eppure bisogna scriverne, bisogna lasciare sempre una luce accesa su un qualcosa di così delicato e importante, di cui spesso si parla poco (e male). Si tratta dei DCA – Disturbi del Comportamento Alimentare – delle loro cause e delle loro conseguenze, anche quelle più tragiche. Come nel caso di Amy Ellis, di Broughton (UK), 43 anni, morta dopo aver combattutto contro l’anoressia. A riportare la notizia è anche il Mirror, in un articolo dello scorso 31 maggio, in cui viene raccontata la storia di Amy, 141.000 follower su TikTok e 3.4 milioni di ‘mi piace’. Proprio qui, sulla piattaforma cinese, Amy raccontava la propria vita e la malattia, con l’aiuto di un’amica. E proprio qui, lo scorso 22 maggio, è arrivata la terribile notizia: Amy non c’è più. “Amy ha preso le sue ali di farfalla ed è volata verso la sua prossima vita. Amy ci ha insegnato così tanto. Grazie per tutto il vostro aiuto e supporto, ha significato molto mentre faceva tutto il possibile per ottenere l’aiuto specialistico che stava chiedendo”, si legge nel TikTok, a cui hanno fatto seguito migliaia di commenti.

“Il mio cuore è in mille pezzi, vola in alto Amy”, “O mio Dio, era così dolce” oppure: “Riposa in pace dolce angelo, meritavi meglio di ciò che ti è stato dato”, sono state alcune delle parole affettuose da parte di chi la seguiva. La notizia della sua morte è arrivata appena un giorno dopo che aveva pubblicato un video in cui affermava di non sentirsi bene e diceva ai follower che era “spaventata”: “Non mi sento al 100%, ieri avevo la febbre molto alta e ho iniziato a tremare in modo incontrollabile. Ho paura. Non posso fare a meno di pensare al peggio. Scusatemi se non rispondo bene a messaggi o commenti, ci metto tantissimo. Riesco a malapena a parlare”. La causa della morte di Amy non è stata ancora confermata, ma già in passato Amy si era detta preoccupata, specialmente perché – a suo dire – il sistema sanitario pubblico non le aveva dato la possibilità di curarsi in modo specifico e accurato.

NOVE MORTI AL GIORNO PER DISTURBI ALIMENTARI IN ITALIA – Un problema, questo, diffuso anche in Italia, dove l’approccio spesso è generalizzato e poco incisivo. E i dati sono allarmanti: “Nove morti al giorno per disturbi alimentari in Italia“, il titolo di un articolo ad hoc de La Stampa. FQMagazine ne aveva parlato anche con Stefano Tavilla, ideatore della Giornata del Fiocchetto Lilla, premiato lo scorso anno anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “I DCA? Negli anni 90 si diceva che era colpa del rapporto delle ragazze con la madre, poi nel 2000 era colpa delle modelle, poi delle ballerine e adesso dei social. Circoscrivere in questa maniera non aiuta effettivamente tutto il mondo dei disturbi del comportamento alimentare”, erano state le sue parole, subito dopo il Disegno di Legge sui DCA presentato dal senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni.

@savingamycymruWe will share more some time in the future when things have settled.

♬ Into the Sun – Tarja