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Scontro tra tre treni in India: almeno 288 morti, oltre 900 i feriti. Ospedali in tilt, lotta contro il tempo per i soccorsi

Sul posto si trovano circa 300 soccorritori e negli ospedali, piccoli e scarsamente attrezzati, è il caos

Per tutta la notte gli abitanti di Balasore sono rimasti svegli per il viavai ininterrotto di almeno 120 ambulanze che trasportavano i feriti verso nei tre ospedali più vicini. La città indiana dello stato orientale di Odisha è la più vicina al luogo dove è avvenuto il disastro ferroviario che ha coinvolto tre treni. Almeno 288 persone sono morte, oltre 900 i feriti, ma i dati sono ancora assolutamente provvisori e il chief secretary dello Stato (la massima autorità civile locale) Pradeep Jena ha avvertito che il bilancio è destinato a salire ancora.

Secondo le prime ricostruzioni dell’incidente, il Coromandel Express, che viaggiava da Kolkata, nel Bengala occidentale, a Chennai, nel Tamil Nadu, ad una velocità di circa 130 chilometri all’ora si è scontrato ieri intorno alle 19 ora locale con un treno merci fermo, facendolo deragliare. Le carrozze del treno merci hanno poi urtato due carrozze del treno Howrah Superfast Express, che viaggiava in direzione opposta. Rajesh Kumar, vicedirettore commerciale della South Eastern Railway, ha dichiarato che il Coromandel Express aveva cambiato binario, provocando così l’incidente, per ragioni che vengono indagate in queste ore dalle autorità responsabili.

Sul posto si trovano circa 2mila soccorritori e negli ospedali, piccoli e scarsamente attrezzati, è il caos: i media locali riferiscono che medici e infermieri stanno lavorando incessantemente nel caos assoluto per far fronte agli oltre 900 feriti della sciagura, molti dei quali in condizioni critiche. Sul luogo del disastro gli uomini della Protezione Civile e di altre agenzie sono impegnati in una lotta contro il tempo per estrarre persone ancora vive dai vagoni dei tre treni: secondo i responsabili dei soccorsi, numerosi vagoni sono ancora rovesciati e aggrovigliati sui binari. I cadaveri vengono trasferiti in una scuola della città di Balasore; l’amministrazione distrettuale fa sapere di avere avviato i lavori per trasformare in morgue un capannone nell’area industriale, passaggio necessario per consentire l’identificazione dei corpi da parte dei parenti.

Rispondendo agli appelli diffusi sui media e sulle rete, centinaia di persone hanno trascorso la notte in coda per donare sangue nelle unità mobili allestite davanti agli ospedali. Intanto, il ministero delle Ferrovie ha annunciato un contributo di un milione di rupie (circa 11mila euro) per i familiari delle vittime e di 200mila rupie (circa 2.200 euro) per i feriti più gravi. Il premier indiano Narendra Modi si recherà sul luogo del disastro, a Balasore, e poi nell’ospedale di Cuttack, dove sono stati ricoverati la maggior parte dei feriti.