Televisione

Enrico Mentana: “A Viale Mazzini non ci sono martiri, c’è lo spoil system. Fazio? Come possiamo pensare che andare via dalla Rai nel 2023 sia una perdita?”

Dialogando con Aldo Cazzullo alla Festival della tv di Dogliani, il direttore del TgLa7 commenta i recenti episodi, dall'addio di Fabio Fazio dopo 40 anni di servizio pubblico alla dipartita di Lucia Annunziata

“Io credo che non ci sia niente di meglio che interrompere i rapporti (con gli editori) senza fare scene madri, senza fare i martiri o far credere che con te o senza te la democrazia sia in pericolo. Nessuno di noi è insostituibile. Se accetti di lavorare in Rai sai che ci sono i partiti. Ogni volta ci sarà qualcuno che tenta di mettere i suoi uomini o le sue donne ma non c’è mai lesione della democrazia: c’è lo spoil system. Basterebbe una riforma di una riga, quella per sottrarre la Rai al controllo dei partiti. Nessuno è nato con la missione divina di fare giornali o trasmissioni: un po’ ce li siamo conquistati, un po’ siamo scesi a patti. Ma non esiste né il diritto di restare né di epurare”. Dal palco del Festival della tv di Dogliani, Enrico Mentana entra a gamba tesa sul dibattito riguardo al nuovo corso in Rai, definito in queste settimane con le nomine dei nuovi vertici di Viale Mazzini da parte della maggioranza al governo.

Dialogando con Aldo Cazzullo, il direttore del TgLa7 commenta i recenti episodi, dall’addio di Fabio Fazio dopo 40 anni di servizio pubblico alla dipartita di Lucia Annunziata: “Fazio va sul Nove — incalza Mentana — il pubblico non avrà nessun cambiamento. Come possiamo pensare che andare via dalla Rai nel 2023 sia una perdita? Lo è se uno viene cacciato e ha un marchio di infamia, ma il contratto di Fazio si fa almeno in tre mesi, non in due giorni. C’era già una contrattazione. È vero, siamo governati dalla destra, ma stiamo parlando di un partito che ha vinto le lezioni dopo esser stato 10 anni all’opposizione: o crediamo alla democrazia o no. Ma non c’è mai una lesione della democrazia, c’è un gioco che si chiama spoils system che fa schifo sempre o non fa schifo mai”.

“È molto semplice e gratificante fare il ruolo di chi è martire ma sarebbe più semplice fare delle scelte, motivarle ed avere fair play – prosegue -. È evidente e chiarissimo di cosa parliamo non esiste un Maradona tutti siamo onesti lavoratori: nessuno ha il diritto inalienabile di essere sempre in onda. Lucia Annunziata a differenza di Fazio Fazio non ha un’altra tv in cui andare: se ne è andata dignitosamente dicendo però che non accetta questo governo. Se lo può permettere” ma dice Enrico Mentana “non puoi lavorare nel servizio pubblico e dire di non accettare chi governa. Chi governa deve stare sotto il controllo dell’opinione pubblica e dell’informazione: a maggior ragione se non sei d’accordo devi stare lì”. Quindi il giornalista ha parlato anche della sua esperienza a La7, la Rete di Urbano Cairo: “Cairo? Nessuno mi ha mai detto cosa dovevo fare. Se è successo si è rotto il rapporto. A me importa che le cose vadano bene, che i prodotti siano competitivi dal punto di visto contenutistico e di share. A me non hai mai detto nulla neppure Berlusconi, ma c’era Rete 4…”.