Diritti

Reportage dagli oceani senza legge/8. In mare aperto per garantire l’aborto alle donne che non ne hanno diritto

Continua il viaggio in 10 puntate negli oceani senza legge. Dieci video firmati dall’Outlaw Ocean Project, la ong fondata dal giornalista premio Pulitzer americano Ian Urbina (@ian_urbina) che si occupa di indagare i crimini che si consumano in alto mare. Un mondo popolato da pirati, schiavisti e profittatori di varia natura. Un mondo in cui non esiste una legge chiara e univoca e i reati, anche i più atroci, si consumano spesso nell’impunità totale. Ian Urbina ci guida alla scoperta di alcuni episodi in cui si è imbattuto nel corso di 10 anni di attività. Fatti spesso raccapriccianti per la loro crudezza, di cui il grande pubblico non è mai venuto a conoscenza.

Il diritto di una donna di interrompere una gravidanza è determinato da quale lato del confine di uno stato o di un paese si trova. Per oltre 20 anni, una donna, un medico, ha approfittato della scappatoia legale fornita dal vuoto normativo delle acque internazionali per somministrare aborti a donne altrimenti lasciate senza opzioni.

Ian Urbina ha seguito la dottoressa Rebecca Gomperts a bordo dell’Adelaide per testimoniare come usa l’oceano fuorilegge per cambiare vite.