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Scontro Turco (L’Espresso)-Violante sul titolo del Fatto. “Lei corre spesso in soccorso di Meloni”. “No, faccio un’opposizione diversa”. Su La7

Scintille a Omnibus (La7) tra la giornalista dell’Espresso Susanna Turco e l’ex presidente della Camera Luciano Violante, che sarà poi difeso a spada tratta (invano) dal politologo Alessandro Campi.
Tutto nasce dal titolo della prima pagina de Il Fatto Quotidiano di ieri (“Cassese e Violante, i patrioti di Giorgia”).
Violante, che lo scorso 22 marzo è stato nominato da Giorgia Meloni presidente del Comitato per gli anniversari nazionali, a precisa domanda della conduttrice Alessandra Sardoni, risponde sorridendo: “Devo smentire Il Fatto Quotidiano? Ma no, fa parte della polemica. Basta leggere con attenzione l’articolo”.
Non ci sta, però, Susanna Turco, autrice di un dettagliato ritratto dell’ex magistrato sull’Espresso: “In questi mesi però lei più di una volta si è espresso a sostegno delle posizioni del governo Meloni e della premier. A volte lei è arrivato in soccorso della Meloni in maniera importante“.

Violante replica piccato: “In soccorso della Meloni? No, non faccia polemica politica con me“.
“Intendo anche dal punto di vista culturale”, sottolinea la giornalista.
“No – ribadisce il politico del Pd – Non faccia polemica politica con me. Se una cosa è giusta, io la sostengo. Se è sbagliata, dico che è sbagliata. Punto e basta. Lei non deve considerare traditore chi non si schiera pregiudizialmente contro il governo. La mia è un’opposizione diversa“.

A correre in soccorso di Violante c’è Campi, che accusa il paese di non avere la cultura politica di intavolare un dialogo tra centrosinistra e maggioranza, donde lo stallo e le polemiche sul Pnrr. E poi, in polemica con Turco, sguaina la spada contro Il Fatto: “C’è questa accusa di intelligenza al nemico rivolta al presidente Violante per un secondo fine che nemmeno vogliamo dire. Questo è il senso di quello che vuole dire Il Fatto. Teorizza esattamente questo, e cioè che ci siano pezzi della sinistra italiana che per convenienze personali addirittura vanno a sostegno del governo Meloni”.
Alla fine dell’intervento di Campi, che elogia anche le qualità istituzionali di Violante, Sardoni osserva: “Non è che fare una domanda su questo tema, anche se avanzata da un giornale di cui magari non condividiamo le posizioni, significa negare o criticare qualcosa”.
“No – ribatte Campi – Quel titolo del Fatto è un gioco di insinuazioni“.
Ma viene spiazzato dallo stesso Violante che chiosa: “No, non mi sento insinuato“.