Twitter “ha scelto lo scontro” uscendo dal Codice di condotta sulla disinformazione, riteniamo che “sia un errore”. La vicepresidente della Commissione Europea Vera Jourova, in un punto stampa a Bruxelles, attacca il social in mano a Elon Musk e lo avverte: “Se vuole operare e fare affari nel mercato europeo, deve rispettare il Digital Services Act“. Il Dsa (la legge sui servizi digitali) è un regolamento dell’Unione europea che norma le azioni delle piattaforme online riguardo a trasparenza, contenuti illegali e appunto disinformazione. “Il codice conta complessivamente 44 firmatari, tra cui le principali piattaforme online come Facebook, Google, YouTube, TikTok, tutte collegate tra loro, ma anche l’industria pubblicitaria e la società civile”, ricorda Jourova nel suo punto stampa.

L’adesione al Digital Services Act è volontaria, ma il prossimo 25 agosto entrerà in vigore la nuova legge sui servizi digitali che prevede la sorveglianza dell’Ue sulle piattaforme che contano più di 45 milioni di utenti attivi al mese. Per Jourova, “Twitter ha fatto un errore: hanno scelto la via dura, dello scontro e questa cosa è stata ben notata dalla Commissione”. “So che il codice è volontario, ma statene certi: lasciando il codice, Twitter ha attratto molta attenzione su di sé e le sue azioni e il rispetto delle leggi Ue saranno esaminati con urgenza e con vigore”, ha aggiunto la vicepresidente della Commissione. Ora il rispetto delle leggi europee sarà oggetto di “attento scrutinio“, aggiunge Jourova.

Il riferimento è appunto è agli obblighi previsti dal nuovo Dsa: tra le altre cose, le piattaforme dovranno produrre analisi dei rischi riguardo contenuti illegali e benessere psicologico dei minori, dovranno avere strumenti adeguati per moderare i contenuti, dovranno aprire i loro algoritmi ai servizi Ue. “Se Twitter vuole operare e fare soldi nel mercato europeo deve rispettare le nostre norme e prendere le misure appropriate”, ha aggiunto Jourova, sottolineando come a suo parere al momento non si stia vivendo una situazione normale poiché Mosca “vuole compromettere il sostegno dei nostri cittadini per all’Ucraina e ridurre la fiducia nella democrazia“. Ecco perché “vogliamo che i firmatari del Codice di condotta si preparino per l’arrivo della legge sui servizi digitali“.

Nelle parole della vicepresidente della Commissione c’è anche un riferimento a come sia cambiata la politica di Twitter con l’arrivo al timone di Elon Musk, che ha comprato la piattaforma per 44 miliardi lo scorso ottobre. “L’Ue non è un posto in cui vogliamo vedere importato il diritto californiano – ha spiegato Jourova – per questo voglio tornare a sottolineare la collaborazione” che l’Ue aveva con “persone che lavoravano a Twitter e con le quali abbiamo collaborato per diversi anni, su un codice di condotta. Ci dispiace, perché Twitter aveva persone molto esperte e determinate, che capivano che deve esserci una qualche responsabilità per piattaforme come Twitter”.

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