Non ci sarà una rappresentanza istituzionale della Regione Lombardia alla parata del Milano Pride 2023, in programma per il 24 giugno. In Consiglio regionale infatti la maggioranza di centrodestra ha respinto la mozione presentata da alcuni gruppi di opposizione che chiedevano la presenza alla manifestazione per i diritti lgbtq+.
Un no che arriva all’indomani della revoca del patrocinio da parte della Regione Lazio (sempre a guida centrodestra) e che così è stato motivato in Aula dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Christian Garavaglia. “Il Pride non è uno strumento idoneo e serio” ha detto “per affrontare i temi afferenti alla sfera relazionale e sessuale, viste le manifestazioni allegoriche che tipicamente ne caratterizzano la parata”. Inoltre, ha aggiunto, “il Pride costa: con quei fondi sarebbe più incisivo ed efficace sostenere iniziative diverse di carattere culturale 365 giorni all’anno”.
A replicare in Aula è stato, tra gli altri, il consigliere Luca Paladini, attivista e fondatore dei Sentinelli che da anni si battono contro l’omotransfobia e per una società più accogliente e inclusiva. “Se avessi investito 5 euro per ogni frase fatta e stereotipi usati durante la discussione, in questo momento sarei ricco” ha commentato poi su Facebook. “Nel mio intervento finale ho chiesto scusa a tutte le persone discriminate in base al proprio orientamento sessuale e identità di genere. Chiesto scusa a nome di una maggioranza che ha trasformato un’aula istituzionale in un bar dello sport. Ignorante e triviale“.