Televisione

Che tempo che faceva! A me Fazio non dispiace ma c’è una cosa che non mi ha mai convinto

Diciamo subito che il sottoscritto è un moderato ammiratore di Fabio Fazio e del suo modo di fare televisione, non mi strappo i capelli (anche perché sono calvo), ma non mi dispiace. Ci sono meriti evidenti, la sua non è una tv urlata, non ci sono le solite insopportabili cagnare, gli ospiti abbozzano dei ragionamenti sensati senza urlarsi addosso, c’è un tempo sereno, qualche bianca e soffice nuvoletta, un cielo azzurro. Da Fazio si va per parlare, non è poco. Solo che a parlare sono sempre gli stessi, anche se “gli stessi” sono personaggi di primo livello, non c’è dubbio.

Grande il merito di avere sostenuto la voce di scrittori come Saviano o di scienziati come Burioni, e anche questo non è poco in un paese di mafiosi, camorristi e NoVax complottisti. Il clima politico è cambiato, l’Italia va a destra purtroppo e Fazio non è un uomo per tutte le stagioni, come egli stesso ha voluto precisare, ma con stile, gli va riconosciuto, senza facili e inopportuni vittimismi, andrà da un’altra parte con un altro cachet favoloso a fare la sua tv moderata di sinistra, Fazio sa di essere un privilegiato e con onestà intellettuale non lo nasconde. Ma che cosa non mi ha mai convinto? Cerco di spiegarlo.

Come mai mio fratello non è stato mai invitato? E per mio fratello intendo quei bravi scrittori che ci sono in Italia ma che non possono contare sulle varie cricche o su case editrici blasonate. Come mai è impensabile che il sottoscritto venga invitato da Fazio? Eppure sono uno dei più grandi videoritrattisti viventi per mia stessa ammissione! Come mai non ho mai visto tanti miei amici di talento (cantanti, attori, fotografi, poeti) da Fazio? Mi sta bene invitare i cosiddetti famosi, ci mancherebbe altro, bisogna fare pure ascolto, e deve piovere sul bagnato altrimenti il bagnato si offende, ma perché non dare voce anche a chi ha talento senza avere alcun tipo di sponsorizzazione intellettuale? Invitando solo i soliti noti si rischia “l’effetto cricca”, ecco, sono sempre loro, loro che alla fine si parlano addosso e si fanno i salamelecchi a vicenda.

Michele Serra può ironizzare su Topo Gigio chiedendosi se sia di destra o di sinistra, ma in realtà Topo Gigio appartiene a tutti e nei tutti ci sono io, mio fratello, i miei amici di talento e tutte le persone di talento che non sono mie amiche ma che esistono e si danno da fare ogni giorno per avere un minimo di visibilità. La destra avrebbe una possibilità incredibile (che non sfrutterà perché è ancora peggio della sinistra moderata), mettere al posto di Fazio una trasmissione veramente fatta per il pubblico, per tutto il pubblico, non solo per le cricche, alternare personaggi famosi a personaggi meno noti ma che abbiano talento e un sano desiderio di visibilità. Invece in Italia non è possibile avere una televisione di Stato libera, le zampe dei partiti la soffocano, impediscono alla tv di seguire la ricchezza della vita, l’imprevedibilità della vita e della cultura, tutto deve essere prevedibile, consueto, conforme, nulla di vivo e quindi di rivoluzionario deve e può accadere in una tv così concepita.

Alla fine la sensazione è proprio quella di trovarsi dentro un acquario (come l’acquario incastonato nella scrivania del conduttore Fazio), ci sono i soliti pesci, nulla di nuovo sotto il sole, il sole di Che tempo che fa, il sole della nuova trasmissione che prenderà il suo posto, un sole finto, addomesticato, non in grado di creare l’ustione dell’imprevisto e dell’ignoto.

Emblema di tutto questo sono stati i siparietti comici con Luciana Littizzetto a fine trasmissione, per carità, a volte gradevoli, ma niente di veramente pericoloso, tutto molto conformista, qualche cicca attaccata sulla scrivania, qualche finto imbarazzo di Fazio (Oddio, che cosa dirà oggi Luciana?), tranquillo Fabio, non dirà nulla di sconvolgente, non ti metterà in imbarazzo con i vertici Rai o con i prossimi vertici che incontrerai sul tuo cammino, ed è giusto così in fondo, tutto deve filare liscio, con la benedizione di Topo Gigio. Eppure, io che amo la libertà, continuerò a sognare una televisione libera, libera dai partiti e dalle cricche e che abbia come ospite fisso Ricky Farina e suo fratello Roberto!