Saranno otto gli anni che dovrà scontare in carcere Francesco Caramia, ex parroco della chiesa di San Giustino de Jacobis, nel quartiere Bozzano di Brindisi. A condannarlo in via definitiva per abusi sessuali su un chierichetto è stata la Cassazione al termine di una vicenda iniziata quasi otto anni fa. Il sacerdote, originario di Mesagne, era stato denunciato dal pediatra della vittima nel luglio del 2015: il ragazzino, di 11 anni, aveva infatti confidato al suo medico gli abusi subiti dal sacerdote tra il 2007 e il 2008, quando aveva nove anni, riportando anche diversi dettagli.
Da questa circostanza erano quindi partite le indagini: i carabinieri avevano prelevato il computer e altro materiale utilizzato dal parroco, effettuando perquisizioni in sacrestia e nell’abitazione dell’uomo. Una volta appreso di essere indagato, don Caramia si era dimesso dal suo incarico (per essere poi sostituito) ed aveva affidato la sua difesa agli avvocati Rosanna Saracino e Giancarlo Camassa, rivendicando la sua innocenza.
Arrestato il 15 giugno 2016, il sacerdote aveva ottenuto i domiciliari in una comunità religiosa fuori dalla regione Puglia. Nel settembre 2017 era poi arrivata la condanna a otto anni di reclusione da parte del tribunale di Brindisi. In appello l’accusa aveva chiesto la conferma della condanna, mentre i legali dell’ex sacerdote avevano chiesto l’assoluzione o l’attenuante per non particolare gravità.
L’ultima pronuncia sul caso è stata quella della Cassazione, che ha così chiuso il processo ritenendo colpevoleCaramia, mentre i difensori puntavano a ottenere un annullamento con rinvio, per un nuovo processo d’appello nei confronti dell’ex parroco che ha continuato negli anni a proclamarsi sempre innocente e che ha abbandonato l’ordine sacerdotale. Il nome di Caramia tuttavia era già noto agli inquirenti prima della vicenda che lo ha visto protagonista: era infatti emerso in un’indagine nel 2014 a carico di don Giampiero Peschiulli, parroco della Chiesa di Santa Lucia, sempre a Brindisi, anche lui successivamente condannato per abusi sessuali su minori.