Allerta inquinamento anche a Washington, dove le autorità hanno decretato che il livello di pericolosità dell’aria è viola, ovvero il massimo, a causa degli incendi in Canada. La città è avvolta in una foschia grigia e si sente un forte odore di bruciato. Agli abitanti della capitale americana è stato consigliato di non uscire di casa o di indossare la mascherina. Le stesse indicazioni che già da ieri erano state date ai cittadini di New York, la metropoli che per da diverse ore ormai sta soffocando nei fumi sprigionatisi dalle centinaia di incendi in Quebec che hanno raggiunto la Grande Mela e gran parte del nord est degli Stati Uniti, dove l’allerta per la qualità dell’aria è scattata per 100 milioni di americani. L’aeroporto LaGuardia di New York ha sospeso nuovamente i voli in arrivo a causa della bassa visibilità dovuta al fumo e alla cenere. Non è escluso, riportano i media americani, che misure simili siano prese per gli scali di Washington, Philadelphia e Charlotte.
La situazione più grave a New York – L’emergenza più acuta resta a New York, dove l’indiced Aqi ha raggiunto quota 342, un livello ritenuto “pericoloso” per tutti i residenti, rendendo la città la più inquinata al mondo. La fitta foschia che avvolge la Grande Mela ha nascosto il sole e reso l’aria talmente irrespirabile da far tornare le mascherine, abbandonate nel post pandemia: la qualità dell’aria peggiora e i pompieri distribuiranno gratuitamente le N95, simili alle FFP2 diventate di uso comune durante la pandemia. Il sindaco, Eric Adams, ha esortato i residenti a usare le mascherine all’aperto per mettere il naso e la gola al riparo da irritazioni. Il peggioramento della qualità dell’aria che “stiamo sperimentando è un evento senza precedenti”, ha detto il sindaco. E il governatore Kathy Hochul gli ha fatto eco: “Siamo in una situazione di emergenza, se potete state al chiuso”. Le scuole della Grande Mela hanno sospeso le attività all’aperto per tutelare i bambini. I sostenitori dei diritti degli animali hanno chiesto alle autorità locali lo stop delle carrozze che portano i turisti in giro per Central Park per proteggere i cavalli. Lo zoo della città ha deciso di chiudere per tutelare la salute di “visitatori, staff e animali”.
L’allerta si estende fino a Washington – Ma è tutto il nord est degli Stati Uniti a risentire del fumo e delle ceneri che arrivano dal Canada. Le attività all’aperto sono state sospese anche nelle scuole di Washington Dc. Nella capitale, come a New York, è arrivato la comunicazione per i cittadini di limitare gli spostamenti e indossare mascherine all’aperto. La partita di baseball in programma questa sera tra la squadra locale, i Nationals, e i Diamondbacks, è stata cancellata. Anche a Philadelphia le autorità sanitarie hanno esortato i cittadini ad “evitare un’eccessiva attività fisica all’aperto e, se possibile, a usare la mascherina”. A Charlotte, in North Carolina, si registra la peggiore qualità dell’aria dal 2016. E se milioni di americani respirano con difficoltà, per i canadesi la situazione è ancora peggiore. Toronto, Montreal e Ottawa sono le città che stanno pagando il prezzo più alto delle centinaia di incendi che bruciano il Paese, con la situazione che non è destinata a migliorare a breve. Il servizio meteorologico ha infatti messo in guardia su un possibile peggioramento nei prossimi giorni.