Si può raccontare la cronaca nera senza alcuna enfasi o drammatizzazione, esponendo i fatti e lasciando che siano quelli a restituire al lettore la realtà? Sì. Eppure quasi tutti i contenitori televisivi finiscono per spingere la nera verso il drama, la fiction. Succede che durante la puntata di Chi l’ha Visto? del 7 giugno viene mandato in onda un servizio dove una voce fuori campo legge una “lettera a Thiago, bambino mai nato“. Si parla dell’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi ammazzata dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Il pubblico del programma di RaiTre si sorprende: Sciarelli e il suo team di giornalisti e autori sono di solito attenti a non indugiare nel morboso. La linea è quasi sempre quella di dare informazioni e mandare in onda immagini che siano davvero di interesse pubblico e di utilità sociale. Non questa volta e molti utenti social non sono stati zitti: “Terribile scelta editoriale. Siete meglio di così, dai“, “Ma come vi è venuto in mente“, “Potevate evitarlo“. “L’apertura di Chi l’ha visto? con la lettera al bambino mai nato è vergognosa e manipolatoria“, scrive Giulia Blasi. Ed è vero che la lettura con sottofondo musicale drammatico e immagine di Tramontano a pieno schermo poco si addice alla ben nota professionalità di Sciarelli e al servizio pubblico.
La letteratura, il cinema e le serie tv attingono spesso e da sempre dalla cronaca nera. Ma sono, appunto, letteratura, cinema e serie crime. Verrebbe da citare Marshall McLuhan (i più “alleniani” tra i lettori ricorderanno subito una scena di Io e Annie). E si potrebbero scomodare anche Buzzati, Moravia, Capote, Carrère o Dickens e Cechov. Ma stiamo parlando d’altro. Del terzo canale del servizio pubblico, di un programma giornalistico televisivo. Si potrebbe dire “c’è di peggio”, ci sono pure programmi che sulla nera e sul caso di Giulia Tramontano imbasticono dei talk show. Si sono sentite opinioni – opinioni – irripetibili (che a ripeterli pare di fare lo stesso gioco, “dico che non va bene ma intanto mi accodo”). E poi ci sono i social, critici da un lato e fautori del peggio dall’altro. Sono stati proprio i social ad aver amplificato la tendenza del giornalismo a drammatizzare la nera in contenitori che dovrebbero restare ‘freddi’? E il pubblico generalista, quello che non scrive su Twitter ma vede la tv, è in disaccordo con questo tipo di trattamento dei fatti di cronaca? Chi l’ha visto? è stato seguito da 2.039.000 spettatori, con il 12.3% di share.