Nella settimana della mitica 24 Ore di Le Mans, giunta alla sua centesima edizione, arriva un’infornata di prototipi ad altissime prestazioni come non si vedeva da qualche tempo a questa parte.
Ad aprire l’adrenalinica sfilata di bolidi è la Porsche Mission X, che celebre i 75 anni della marca di Stoccarda e si configura come una finestra sul futuro delle hypercar, fatto di powertrain elettrici e stretta parentela con le vetture da corsa endurance. La Mission X è lunga 4,5 metri (con un passo di 2,73 metri), alta meno di 1,2 metri e poggia cerchi da 21″. La sua architettura sfrutta una monoscocca di fibra di carbonio, materiale che la fa da padrone anche all’interno, dove spicca il volante di foggia quadrangolare e la strumentazione digitale poggiata direttamente sul piantone di sterzo. Al passeggero, invece, è dedicato un pannello per le funzioni di telemetria.
Scarsissimi i dati tecnici ufficiali del modello, destinato a succede alla 918 Spyder: per il momento è noto soltanto che la Mission X è in grado di generare fino a 860 kg di carico aerodinamico e vanta un rapporto peso/potenza pari a 1. Le batterie? Con tecnologia a 900 Volt, posizionate dietro ai sedili e pensate per garantire tempi di rifornimento molto contenuti.
Ancor più corsaiola la Alpine Hypercar A424_β, preludio della vettura da corsa con cui il marchio transalpino tornerà a competere nella categoria regina del Mondiale Endurance a partire dal 2024 (attualmente Alpine gareggia nella categoria LMP2), come ricorda il “24” presente nella sua denominazione. Sotto lo scocca un poderoso motore V6 turbo di 3,4 litri con potenza massima di 675 CV, abbinato a una trasmissione Xtrac a sette rapporti.
“Oggi sveliamo l’Alpine A424_ß, l’anteprima della nostra Hypercar pronta a confrontarsi con i principali competitor già dal prossimo anno”, ha spiegato Laurent Rossi, Ceo della marca francese: “Coerente con i nostri valori, questo nuovo prototipo proietta Alpine verso il futuro, ma allo stesso tempo rientra nel percorso delle nostre creazioni, come Alpenglow e l’A290_ ß. Dal design distintivo ed emblematico, riflette il nostro presente e, grazie all’impegno e all’investimento dei nostri designer nel suo sviluppo, preannuncia anche il nostro futuro”.
Non meno impressionante la GR H2 Racing Concept di Toyota, esposta all’H2 Village sul Circuit de la Sarthe, dove si correrà la 24 Ore di Le Mans. Il veicolo è alimentato a idrogeno ed è stato svelato da Akio Toyoda in persona, presidente della Toyota Motor Corporation. Sviluppato immaginando il motorsport del futuro, il concept scaturisce da un recente annuncio dell’ACO, l’organizzatore della 24 Ore di Le Mans, secondo il quale sarà consentito alle vetture con motore a idrogeno di competere, insieme a quelle alimentate da un powertrain Fuel Cell, nella categoria Hydrogen.
Alimentata a idrogeno pure la Ligier JS2 RH2, vettura da competizione sperimentale pensata insieme a Bosch. La base tecnica è la medesima della JS2 R, opportunamente modificata e dotata di tre serbatoi integrati nella monoscocca in carbonio del veicolo. Ligier e Bosch hanno già collaudato il prototipo in pista e nei prossimi mesi proseguiranno il suo sviluppo tecnico.