Le pietre preziose da sempre affascinano le donne di tutti i ceti che cercano di possederne una. E nel pomeriggio dell’8 giugno, a New York, durante la vendita di Sotheby’s “Magnificent Jewels”, è stata riscritta la storia delle pietre preziose.
Con i suoi 55.22 carati, il più grande rubino “gemma” comparso in un’asta, è stato battuto per la stupefacente cifra di 34.8 milioni di dollari. Estrela de Fura ha usurpato al Sunrise Ruby – rubino birmano da 25.59 carati – che nel Maggio 2015, era stato battuto per 30.3 milioni di dollari, il record mondiale. Dev Shetty, co-fondatore di Fura Gems – prima e unica compagnia mineraria ad estrarre tutte e tre le categorie di gemme colorate (rubini, zaffiri, smeraldi) – al Corriere ha dichiarato: “Pietre così, capitano una volta ogni cent’anni: una volta nella vita“. La pietra grezza, 101 carati, è stata estratta da una miniera del Mozambico e lavorata da un 36enne di Bangkok. Scelta ricaduta grazie alle sensazioni: “Come le miniere, mi sono fidato delle sensazioni”, precisa l’imprenditore indiano. Ma come è nata la sua fortuna? Durante l’intervista racconta: “A 16 anni mio padre è morto e per 5 anni ho portato avanti la sua piccola attività. Ma appena ho potuto sono tornato sui banchi di scuola e sono diventato contabile”. “Ero bravo a ristrutturare i business e mi misero alla prova con le miniere che non avevano futuro, e forse è così che sono arrivato a Londra dove ho conosciuto Yogita”, continua.
E proprio con lei, dopo essersi sposati, ha fondato Fura: opera in Mozambico (rubini); Colombia (smeraldi) e Australia, presto anche in Madagascar (zaffiri). Yogita Vichare è nella top 100 delle donne del settore minerario e prendendo parola ha aggiunto: “Nel 2016 abbiamo costruito qualcosa di nostro. Il nostro obiettivo era quello di aprire le porte del settore minerario alle donne“. Poi Shetty spiega: “Non è facile operare in Mozambico, Colombia. Infatti, le guerre civili sono il motivo per il quale le gemme di colore, sempre più ricercate dalla gioielleria, sono rimaste imbrigliate nelle maglie di una geopolitica del potere e delle dittature che ha represso il potenziale economico di questo business”. Conclude precisando: “Fura Gems è giovane ma forti dei nostri tre pilastri: impiegati, comunità e sostenibilità. É una questione etica e sociale, in Colombia quando siamo arrivati i minatori non avevano un salario, non parliamo di pensione o benefit. Ora hanno tutto questo e abbiamo costruito per loro scuole per insegnare non solo come entrare in miniera in sicurezza ma anche le attività agricole. Noi non lasciamo una voragine nel cuore della terra ma ricopriamo le miniere esauste per stabilizzare e rimettere quel terreno a profitto agricolo. A fine anno il nostro lavoro sarà riconosciuto dalla certificazione del Responsible Jewellery Council”. E in linea con i loro valori, il 2% del ricavato da record dell’Estrela sarà utilizzato per costruire una scuola in Mozambico.