La maggioranza di destra tira dritto lungo la strada intrapresa in aprile, quando il governo Meloni ha deciso di potenziare il taglio del cuneo fiscale invece che spingere le imprese ad aumentare salari rimasti al palo. L’ultima mossa, arrivata in fase di esame del decreto Lavoro in commissione Affari sociali al Senato, appare ancora più difficile da giustificare: mentre il turismo vive una stagione di boom con pochi precedenti, Fratelli d’Italia via emendamento ha ottenuto il varo di quello che è stato ribattezzato “bonus estate“. In pratica vuol dire che sarà lo Stato, e non gli imprenditori del comparto, ad aprire il portafogli e versare ai lavoratori un incentivo per i turni notturni e gli straordinari nei festivi. A un costo di 54,7 milioni di euro. “Non volevamo certo pesare sulle imprese, perché ricordiamoci che questo è il settore che durante la pandemia ha sofferto di più”, rivendica la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che già due mesi aveva preannunciato l’intenzione di offrire un incentivo per rendere più appetibile l’impiego nel settore. “È la direzione giusta per contrastare la carenza di personale e migliorare le condizioni di lavoro”.

Il punto è che per il comparto dell’accoglienza gli strascichi dell’emergenza Covid, stando a dati ufficiali e alle stime delle stesse associazioni di rappresentanza, sono un lontanissimo ricordo. Federalberghi ha festeggiato già a fine 2022 il ritorno al giro d’affari del 2019, sopra i 13 miliardi di euro. Federturismo Confindustria ha registrato il sold out nelle città d’arte per Pasqua, il 25 aprile e il Primo maggio e pochi giorni fa la presidente Marina Lalli anticipava “grandi partenze per il ponte del 2 giugno”, che si è puntualmente chiuso con il tutto esaurito dalla Liguria (con relative maxi code) a Napoli. Astoi Confindustria Viaggi prevede per il turismo organizzato un incremento dei ricavi dell’11% rispetto all’estate 2019. I listini prezzi si impennano di conseguenza, complice l’inflazione, con tariffe in salita del 15% già a maggio e picchi del 43% a Firenze e del 38% a Milano, secondo Assoutenti.

Il risultato è che serve più personale: l’ultimo bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, prevede 164mila ingressi a giugno e 353mila nel trimestre, in aumento del 53% sul 2022. In base alle dinamiche di mercato, a fronte di un’offerta di lavoro relativamente scarsa le retribuzioni dovrebbero dunque muoversi al rialzo. Anche perché i giovani ora “sono più attenti alla qualità della vita e al tempo libero”, come ha rilevato Santanché facendo eco alle lamentele degli imprenditori che dicono di non trovare i profili necessari chiamando in causa la pigrizia o sussidi troppo generosi. I numeri, in realtà, dicono che negli ultimi anni le assunzioni stagionali (anche di giovani) sono cresciute di molto. Non significa che la difficoltà di reperimento non esista ma dietro ci sono le pessime condizioni offerte da un settore in cui 3 aziende su 4 tra quelle controllate dall’Ispettorato nazionale del lavoro presentano irregolarità dal punto di vista degli orari, dell’applicazione del contratto collettivo, della contribuzione, della sicurezza.

L’ottimo andamento degli affari offrirebbe ora le condizioni ideali per un cambio di passo sul fronte degli stipendi, dei finti part time, dei turni infiniti, degli straordinari non pagati o fuori busta. Santanchè, pure ex socia del Twiga e grande sponsor dei balneari nella battaglia contro la direttiva Bolkestein, sembra ignorare la spettacolare ripresa del comparto che ritiene ancora bisognoso di aiuti pubblici. Così ha promosso l’emendamento in base al quale a farsi carico di renderlo più attrattivo sarà lo Stato. La proposta firmata dai senatori di FdI Russo, Berrino, Satta, Zullo, Leonardi, Murelli, Testor, Cantù, Silvestro e Lotito introduce per i lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale con reddito 2022 fino a 40mila euro un “trattamento integrativo speciale” pari al “15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario”. Le coperture? Arriveranno dal Fondo per interventi strutturali di politica economica e dal Fondo unico nazionale per il turismo.

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