Anche sotto le bombe grazie all’Unicef c’è speranza. A Kiev, la fondazione onlus che da sempre è schierata dalla parte dell’infanzia, grazie alla collaborazione con le Ferrovie Ucraine ha aperto una sorta di area gioco per i bambini alla stazione centrale. Nell’immenso scalo ferroviario nel centro della capitale, i piccoli e i loro genitori possono riposare, fare giochi educativi e ricevere assistenza sanitaria e servizi di salute mentale in un’area di settecento metri quadrati: il nuovo Spilno Child Spot è il più grande mai aperto finora. Un orgoglio per l’Unicef che in questi mesi di guerra non si è mai tirata indietro. A raccontarci in presa diretta la situazione è il portavoce italiano, Andrea Iacomini, che è in costante contatto con i colleghi che lavorano in Ucraina: “Abbiamo smesso di contare i bambini colpiti: ad oggi i numeri ufficiali parlano di 1500 minori morti ma sappiamo che è un numero sottostimato. La distruzione della diga di Kakhovka ha fatto scappare dalle loro case centinaia di famiglie con bambini che ora sono senza acqua potabile, luce. Li stiamo assistendo. Abbiamo aperto dei piccoli Spilno anche in quella zona e sosterremo le famiglie”.
Iacomini è molto preoccupato per le malattie che infetteranno questi bambini: “Avremo una crisi nutrizionale con un Paese in ginocchio. Noi siamo presenti in Ucraina, prima dell’inizio della guerra. Avevamo già lanciato l’allarme nel Donetsk dove c’erano dopo il 2014 oltre 500mila minori in emergenza umanitaria. A Kiev stiamo cercando di donare normalità e permettere loro di andare avanti, guardare al futuro”. Fino ad oggi, l’Unicef, aveva inaugurato altri due spazi a Kharkiv e Leopoli, ma in questi giorni ha dato il via a questa nuova realtà che ha diverse sezioni: un’area sportiva e di gioco creata dal movimento “JuniorS Healthy Youth”, un angolo di calcio dell’Fc Lokomotiv e un museo della scienza con reperti ferroviari dell’Accademia minore delle Scienze dell’Ucraina.
A Kiev è ormai noto a tutti come “Iron Land“: lì è possibile fare la ricarica degli smartphone (cosa non scontata in guerra) e i bambini possono rilassarsi, giocare e imparare grazie a una biblioteca, ai giochi e a un modello di un vero treno “Tarpan” ad alta velocità in mostra, con accesso alla cabina di guida. Non solo: sono disponibili anche stanze private per l’allattamento e degli spogliatoi. “I centri Spilno sono punti di incontro per i bambini – ha dichiarato Murat Sahin, rappresentante dell’Unicef in Ucraina – dove trascorrono il tempo con i loro coetanei. La rete Spilno è una piattaforma per i servizi integrati. Aprendo il più grande centro Spilno dell’Ucraina nella stazione ferroviaria di Kiev, stiamo dando ai bambini di tutta l’Ucraina l’opportunità di realizzare il loro potenziale e di sentirsi al sicuro nonostante la guerra. I bambini che oggi partecipano alle attività per lo sviluppo saranno i leader di domani per la ripresa dell’Ucraina”. Da quando è aperto, il centro, è un via vai di bambini che nonostante il conflitto, il suono dell’allarme antiaereo, la paura con la quale si devono confrontare ogni giorno, hanno trovato animatori ed educatori pronti a far vivere loro di nuovo la normalità.
“Per noi era importante non solo creare un’area per bambini di alta qualità, ma anche fornire un esempio tangibile di assistenza sistematica a tutti i passeggeri in tutte le fasi del loro viaggio”, ha dichiarato Yevhen Lyashchenko, Presidente di Ukrzaliznytsia, le Ferrovie Ucraine. “Questo è anche un esempio delle trasformazioni – ha proseguito il presidente – che si stanno verificando in Ucraina nonostante la guerra e ciò incoraggerà le famiglie ucraine a tornare nel loro Paese. I quattro milioni di ucraini evacuati dai treni per lo più donne e bambini, sono il futuro del nostro Paese e dobbiamo creare tutte le condizioni per un loro comodo ritorno”.
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