Un’operazione speciale italiana è scattata davanti alle coste napoletane per liberare l’equipaggio di una nave cargo turca preso in ostaggio da 15 migranti. Gli uomini erano nascosti a bordo, ma quando sono stati scoperti dall’equipaggio hanno tentato di sequestrare l’imbarcazione, armati di coltelli. A quel punto i marinai turchi hanno lanciato l’allarme: poco dopo, sono intervenuti gli uomini della Brigata Marina San Marco, che si sono calati dagli elicotteri e sono riusciti a neutralizzare il gruppo di migranti diventati pirati in pochi attimi. “Non c’è stato nessun ferito, la nave è stata ripresa e l’equipaggio è in salvo”, ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite di ‘Stasera Italia’ su Rete 4.

Il mercantile trasportava autocarri ed era partito dal porto di Topcular in Turchia il 7 giugno diretto in Francia allo scalo portuale di Seté dove doveva approdare il 10 giugno. All’altezza dell’isola di Ischia il viaggio si è interrotto: dopo essere stati scoperti, i migranti irregolari, nascosti in uno dei camion a bordo e armati con 4 o 5 coltelli, hanno cercato di prendere il possesso del mercantile Galata Seaways mettendo in scacco le ventidue persone dell’equipaggio. I marinai sono riusciti a lanciare l’Sos alla Guardia costiera francese che ha avvisato quella italiana, rimasta sempre in contatto con il comando della nave: poi il blitz della Marina, di stanza a Brindisi. Due elicotteri sono intervenuti: gli uomini della Brigata San Marco, la Fanteria del mare, si sono calati sul cargo mentre quelli del Comsubin sono rimasti sull’elicottero per monitorare la situazione.

A dare notizia dell’operazione delle forze speciali è stato lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso del ‘Forum in masseria’: “Le forze speciali italiane, di stanza a Brindisi, stanno liberando una nave turca con 22 persone di equipaggio sequestrata da circa 15 migranti che erano a bordo dell’imbarcazione al largo di Napoli“, ha spiegato Crosetto intervistato da Bruno Vespa. Scattato l’intervento, i militari italiani hanno subito bloccato una parte del gruppo di assalitori che aveva ancora le armi in pugno: quattro o cinque migranti, con dei coltelli, avevano tentato di prendere possesso della plancia di comando, asserragliandosi all’interno e tentando anche il sequestro dei marinai turchi. Gli altri aggressori invece si sono dileguati nascondendosi tra i mezzi.

Con la nave al sicuro e i violenti neutralizzati, il cargo è stato portato al porto di Napoli, per proseguire la bonifica dell’imbarcazione. A garantire la sicurezza all’operazione, scortando l’imbarcazione, c’era la nave Gregoretti della capitaneria di porto, un elicottero e un aereo della Guardia costiera, oltre a un pattugliatore della Guardia d Finanza. Una volta in rada a Napoli, dove il cargo resterà, sulla Galata Seaways sono saliti a bordo gli uomini della Squadra Mobile di Napoli, i finanzieri di Gico e Roan la Capitaneria di Porto per proseguire la ricerca di altri assalitori e per cercare di ricostruire l’accaduto.

Sul tentato dirottamento del cargo turco da parte dei migranti, probabilmente provenienti dalla rotta medio orientale, la procura di Napoli ha disposto le indagini coordinate dal pm Enrica Parascandalo: l’attività istruttoria punterà anche ad accertare l’area di mare esatta in cui si è consumato il tentativo di sequestro e dirottamento anche per determinare la competenza territoriale degli inquirenti. Primo obiettivo degli investigatori di Polizia e Gdf che si stanno occupando del tentato dirottamento della nave turca è quello di identificare i responsabili. Si verificherà, in primo luogo, se si tratta di persone già foto segnalate e ciò, secondo quanto si è appreso, anche per stabilire quali fossero le loro reali intenzioni ed accertare eventuali collegamenti con frange terroristiche.

Foto in esclusiva per il Fatto Quotidiano – di Antonio Massari

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