Classe 1993, 30 anni e il ritmo latino nel sangue. Anitta, pseudonimo di Larissa de Macedo Machato in pochi anni ha scalato le classifiche, facendo diventare la sua Envolver un successo globale. E ora sarà lei ad aprire la finale di Champions League tra Inter e Manchester City, cantando al Kick Off Show di Istanbul. Insieme a lei ci saranno Burna Boy, cantante di origini nigeriane, pseudonimo di Damini Ebunoluwa Ogulu e, come special guest, Alesso, pseudonimo di Alessandro Renato Rodolfo Lindblad, disc jockey, produttore discografico e remixer svedese con origini italiane.
Nata e cresciuta a Rio de Janeiro, in Brasile, Anitta inizia a cantare a otto anni. Si diploma ma, subito, inizia a sfondare nel mondo della musica brasiliana, vincendo il premio come “miglior artista emergente”, assegnato dal principale organismo culturale del Brasile.
L’affermazione nel mondo della musica latina americana avviene presto: vince, nel 2014 e nel 2015 gli Mtv Europe Music Awards come miglior artista brasiliana e poi, nel 2015 lo stesso contest come miglior artista latino-americana. Iniziano quindi collaborazioni, come quelle con Maluma e con J Balvin. Ma anche un’esibizione, nel 2016, insieme ad Andrea Bocelli.
Il successo cresce e, anche in Italia, diventa piuttosto conosciuta soprattutto grazie alle collaborazioni con Fred De Palma con il quale canta (in italiano) sia Paloma, nel 2020, che Un altro ballo, nel 2021.
Il 2022, poi, incorona Anitta artista globale. Il singolo Envolver, grazie anche a un accordo commerciale con Sony Music Publishing, diventa un enorme successo mondiale, raggiungendo il secondo posto nella classifica Billboard Global 200. Da lì Anitta incassa un successo dietro l’altro fino ad essere scelta come protagonista per il Kick Off Show della Pepsi in apertura della finale di Champions. Ruolo che lo scorso anno era toccato a Camila Cabello.