Cinque Ducati nelle prime cinque posizioni, due piloti italiani davanti a tutti: comincia nel migliore dei modi per l’Italia il Gran premio di casa al Mugello. Nella gara Sprint vince Pecco Bagnaia davanti a Marco Bezzecchi: primo e secondo come nella classifica del Mondiale MotoGp. Chiude il podio Jorge Martin con la Pramac, davanti a Johann Zarco e Luca Marini. La prima moto non Ducati è la Ktm di Jack Miller, che finisce davanti a Marc Marquez, solo settimo al traguardo dopo essere partito dalla seconda casella. Ottavo Aleix Espargaro con l’Aprilia. In nona posizione un ritrovato Enea Bastianini, che si mette alle spalle Fabio Quartararo con la Yamaha.
Lo strapotere della Ducati è evidente, in una gara da 10 giri caratterizzata anche dalla pioggia che per pochi minuti ha bagnato il circuito del Mugello. Il team ufficiale di Borgo Panigale ha chiuso in prima posizione con Bagnaia e in nona con Bastianini, che rientrava dopo un lungo stop in seguito all’infortunio nel primo gp della stagione. La scuderia VR46 si è presa la seconda posizione sul podio con Bezzecchi e il quinto posto con Marini. Terzo e quarto i due piloti del team Pramac, anch’esso motorizzato Ducati. Senza dimenticare che in partenza anche Alex Marquez con la Ducati Gresini ambiva al podio, ma è finito sulla ghiaia già alla prima curva.
Quello è stato il primo colpo di scena di una gara Sprint come sempre molto emozionante. La prima parte di gara è stata caratterizzata dalla rimonta di Martin e dal caos provocato dalle poche gocce di pioggia. Bagnaia però ha mantenuto la necessaria freddezza e al momento giusto ha sfruttato un largo dello spagnolo per tornare in prima posizione. Marquez è scivolato indietro anche per via di qualche sportellata con Binder, punito con un long lap penalty. Mentre Bezzecchi sorpasso dopo sorpasso ha completato la sua rimonta fino alla seconda posizione. Mai pervenuta l’Aprilia, con Espargaro ottavo e Maverick Vinales solo 12esimo. Ancora peggio fa la Yamaha: solo Qaurtararo riesce a tenere botta e chiudere quanto meno in top ten.
La nuova classifica iridata vede Bagnaia sempre al comando con 106 punti, quattro in più del suo principale rivale Bezzecchi. Più distante Martin, a quota 87, mentre Binder è quarto con 81 punti.
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MotoGp, doppietta italiana al Mugello: Bagnaia vince la Sprint davanti a Bezzecchi, dominio Ducati
Cinque Ducati nelle prime cinque posizioni, due piloti italiani davanti a tutti: comincia nel migliore dei modi per l’Italia il Gran premio di casa al Mugello. Nella gara Sprint vince Pecco Bagnaia davanti a Marco Bezzecchi: primo e secondo come nella classifica del Mondiale MotoGp. Chiude il podio Jorge Martin con la Pramac, davanti a Johann Zarco e Luca Marini. La prima moto non Ducati è la Ktm di Jack Miller, che finisce davanti a Marc Marquez, solo settimo al traguardo dopo essere partito dalla seconda casella. Ottavo Aleix Espargaro con l’Aprilia. In nona posizione un ritrovato Enea Bastianini, che si mette alle spalle Fabio Quartararo con la Yamaha.
Lo strapotere della Ducati è evidente, in una gara da 10 giri caratterizzata anche dalla pioggia che per pochi minuti ha bagnato il circuito del Mugello. Il team ufficiale di Borgo Panigale ha chiuso in prima posizione con Bagnaia e in nona con Bastianini, che rientrava dopo un lungo stop in seguito all’infortunio nel primo gp della stagione. La scuderia VR46 si è presa la seconda posizione sul podio con Bezzecchi e il quinto posto con Marini. Terzo e quarto i due piloti del team Pramac, anch’esso motorizzato Ducati. Senza dimenticare che in partenza anche Alex Marquez con la Ducati Gresini ambiva al podio, ma è finito sulla ghiaia già alla prima curva.
Quello è stato il primo colpo di scena di una gara Sprint come sempre molto emozionante. La prima parte di gara è stata caratterizzata dalla rimonta di Martin e dal caos provocato dalle poche gocce di pioggia. Bagnaia però ha mantenuto la necessaria freddezza e al momento giusto ha sfruttato un largo dello spagnolo per tornare in prima posizione. Marquez è scivolato indietro anche per via di qualche sportellata con Binder, punito con un long lap penalty. Mentre Bezzecchi sorpasso dopo sorpasso ha completato la sua rimonta fino alla seconda posizione. Mai pervenuta l’Aprilia, con Espargaro ottavo e Maverick Vinales solo 12esimo. Ancora peggio fa la Yamaha: solo Qaurtararo riesce a tenere botta e chiudere quanto meno in top ten.
La nuova classifica iridata vede Bagnaia sempre al comando con 106 punti, quattro in più del suo principale rivale Bezzecchi. Più distante Martin, a quota 87, mentre Binder è quarto con 81 punti.
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Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "L’aumento dei requisiti per andare in pensione fatto trapelare in maniera impropria e avventata dall’Inps non ci sarà. Nel momento in cui si registrasse un aumento effettivo dell’aspettativa di vita, come Lega faremo di tutto per scongiurare questa ipotesi, esattamente come facemmo con la norma che bloccò l’aumento per l’aspettativa di vita nella riforma Quota 100”. Lo dichiara il senatore della Lega e sottosegretario al lavoro Claudio Durigon.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Della conferenza stampa di Meloni mi hanno colpito due cose. La prima è l'assoluzione con benedizione di Trump e Musk; parlano come fossero il dottor Stranamore e lei minimizza quanto dicono. Altra cosa che mi preoccupa persino di più è che non ho sentito una parola o un'idea che riguarda la vita comune dell'Italia: sanità, lavoro, industria, trasporti. Vuole dire qualcosa a riguardo? Niente, zero. A me fa abbastanza impressione. Fa una conferenza l'anno e non si dovrebbe rivolgere solo ai giornalisti che chiedono di Trump ma anche agli italiani, che sono piuttosto preoccupati". Così Pier Luigi Bersani a Otto e mezzo su La7.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Non risponde alla domanda sul caro bollette e poi accusa la stampa di ignorare i veri problemi degli italiani. Un curioso modo di concepire le conferenze stampa, quello di Meloni". Così il Pd su Instagram postando il video in cui la premier Meloni a una domanda sul caro bollette risponde: "Sul tema del costo dell'energia non si può rispondere in venti secondi".
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Quando c'è la morte di un ragazzo è sempre una sconfitta. Ho ascoltato con estremo interesse da genitore le parole composte dei parenti e della fidanzata di Ramy, nel loro dolore sono stati inappuntabili mentre alcuni a sinistra... Sulla famiglia giù il cappello. Detto questo, io penso che l'ultima delle cose utili da fare sia perseguire i carabinieri perchè hanno fatto il loro lavoro". Lo dice Matteo Salvini a Dritto e Rovescio su Rete4.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Quando vai in aula alle 9 di mattina e poi il giudice dice 'ci rivediamo in aula alle 7 di sera', quelle 8 ore sono lunghe... Non lo auguro a nessuno. Sul piatto c'erano 6 anni di galera. Nessuno mi restituisce tre anni di processi e di insulti ma ora sono felice perchè quando ha detto non colpevole, hanno riconosciuto che ho fatto quello che gli italiani mi chiedevano di fare". Lo dice Matteo Salvini a Dritto e Rovescio su Rete4.