Prima notte di degenza “tranquilla”, riferiscono fonti sanitarie, per Silvio Berlusconi, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. L’ex premier è stato trasportato venerdì mattina nella struttura di via Olgettina per “accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica”, come si legge nel bollettino medico a firma di Alberto Zangrillo, primario della Terapia intensiva e medico personale del Cavaliere, e di Fabio Ciceri, primario di Ematologia.

Berlusconi era stato dimesso dallo stesso ospedale il 19 maggio, dopo oltre quaranta giorni di ricovero per via di una polmonite, aggravata dalla leucemia mielomonocitica cronica, da cui il fondatore di Forza Italia è affetto da tempo. Accanto a lui, c’è sempre la compagna, Marta Fascina. I controlli a cui il leader è sottoposto, fanno sapere i medici, rispondono a “criteri clinici di normale pratica in medicina”, dunque non si segnalano “criticità né allarme” per le sue condizioni di salute.

La leucemia mielomonocitica cronica è una tumore del sangue che compare in genere in età avanzata e può presentarsi in forme diverse, in cui prevalgono anemia e neutropenia (riduzione di un tipo di globulo bianco), oppure in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi. L’unica possibilità di cura è il trapianto di cellule staminali da un donatore sano. Un trattamento che però in molti casi, in considerazione dell’elevata età della maggioranza dei pazienti, è di difficile attuazione.

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