Un pomeriggio qualunque, voglia di accendere Netflix e curiosare tra le serie presenti in piattaforma. Poi, tutto d’un tratto, ecco comparire la locandina di “Emily in Paris” ferma però alla terza stagione.
Come mai la serie creata da Darren Star sembra non vedere un futuro? I social dell’app di streaming il 10 gennaio 2022 avevano annunciato il quarto e atteso capitolo della serie. “Le riprese cominceranno tra fine estate e inizio autunno”, dicevano. Eppure, il primo ciak dei nuovi episodi, sembra dover attendere ancora un po’. Cosa è successo a Emily?
Il sito Variety ha fornito finalmente ai numerosi fan la soluzione del caso: “A causa dello sciopero degli sceneggiatori della WGA (Writers Guild of America), il ritorno sul set nella capitale francese da cui prende il nome la serie è stato ritardato di due mesi”. E ancora: “Il rinvio potrebbe durare ancora di più se i membri della WGA rimarranno sulla linea di picchetto“.
Eppure stiamo parlando di una serie seguitissima che con la terza stagione ha raggiunto oltre 117 milioni di spettatori nei primi 6 giorni dal lancio e che si è posizionata nella Top10 di 93 Paesi in cui il colosso Netflix è presente. Dall’app di streaming vige silenzio stampa. Ma a parlare per la prima volta è Philippine Leroy-Beaulieu (nella serie ricopre il ruolo di Sylvie Grateau): “Aspettiamo che lo sciopero venga risolto, inevitabilmente questo ha influenzato molto le riprese”.
Lo sciopero non ha colpito solo Emily in Paris. Un periodo di stop è toccato, per lo stesso motivo, anche alla produzione di Etoile, balletto drammatico di Amy Sherman e Daniel Palladino. Nessun problema, invece, per la seconda stagione di “The serpent Queen”, serie con Samantha Morton in onda sul canale statunitense Starz e per lo spin-off di “The Walking Dead” (avendo iniziato le riprese prima dello stop forzato).