Francesco Giubilei alla fine si è arreso. Ha deciso di lasciare il suo ruolo di consigliere presso il Ministero della Cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano, e ha presentato le sue dimissioni. E’ accaduto dopo che il quotidiano Il Foglio aveva sollevato questioni riguardo all’assegnazione di un finanziamento di 46mila euro del Ministero della Cultura alla Fondazione Tatarella, presieduta proprio da Giubilei, per un progetto relativo all’intervento sugli archivi dei movimenti politici e dei rappresentanti dei lavoratori.

In una lettera inviata al Foglio, Giubilei ha spiegato che la Fondazione Tatarella partecipa al bando indetto dalla Direzione Generale Archivi per la realizzazione di progetti riguardanti gli archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori, almeno dal 2020. Ha inoltre sottolineato che il finanziamento ottenuto dalla Fondazione è in linea con quello ricevuto da altre organizzazioni simili. Giubilei ha precisato che la selezione dei beneficiari dei finanziamenti è affidata a una commissione tecnica presieduta dal dirigente del Servizio II della Direzione Generale Archivi, alla quale partecipano anche 4 funzionari della stessa Direzione. Prima di ottenere il finanziamento, ogni progetto deve ricevere un parere favorevole dalla soprintendenza archivistica competente per la regione interessata. In conclusione, Giubilei si è dimesso per motivi di opportunità, visto che intende continuare a svolgere il ruolo di presidente della Fondazione Tatarella.

E’ il secondo caso in poche settimane. A fine maggio aveva presentato le sue dimissioni Riccardo Levi, sempre per un articolo di giornale (Libero, stavolta) che aveva rivelato come il commissario della Fiera del Libro di Francoforte – appena uscito da una rovente polemica per l’invito revocato al fisico Carlo Rovelli – avesse affidato la gara per la gestione della comunicazione della missione italiana alla Buchmesse alla Ifc Next, una società belga in cui lavora il figlio.

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