Cronaca

Giulia Tramontano, i funerali a Sant’Antimo: “L’amore non può far male”. Il vescovo: “È una martire”

Le persone sedute in chiesa indossano una maglia bianca con la foto di Giulia Tramontano incinta e le scritte “Giulia e Thiago sarete per sempre nei nostri cuori” e “L’amore non può far male“. Uno striscione che che è stato affisso fuori recita: “L’amore regala e non priva. Protegge e non uccide”. Oggi alle 15 alla chiesa di Santa Lucia, a Sant’Antimo, vengono celebrati i funerali di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa a Senago da Alessandro Impagnatiello. La cerimonia si svolge in forma privata per volontà della famiglia: saranno presenti anche il sindaco di Senago, Magda Beretta, e di Sant’Antimo, Massimo Buonanno, rispettivamente i comuni dove la ragazza si era trasferita e di dove era originaria.

Nei manifesti funebri affissi nella cittadina del Napoletano è stato aggiunto anche il nome del bimbo che la ragazza portava in grembo, Thiago. Su un edificio di fronte alla chiesa è stato anche esposto lo striscione con la scritta “Rip Giulia”, lo stesso che gli ultras del Napoli hanno mostrato lo scorso 4 giugno nella Curva A dello stadio Diego Armando Maradona durante l’ultima partita di campionato contro la Sampdoria. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata di oggi, domenica 11 giugno, per “manifestare in modo tangibile il dolore che ha colpito l’intera cittadinanza”.

“Giulia può essere indicata come una testimone, una martire“, ha detto il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che con il parroco don Salvatore Coviello, presiede la cerimonia dei funerali di Giulia Tramontano. “Lei è una testimone perché portava la vita dentro di sé “, ha proseguito mons. Spinillo, parlando con i giornalisti prima di entrare in chiesa. Davanti a tanta violenza “c’è solo da dire – aggiunge – che abbiamo perso la capacità di rapportarci alla vita“.

“Nel pieno rispetto per la scelta di celebrare funerali in forma privata, rivolgo un abbraccio alla famiglia di Giulia Tramontano e all’intera comunità di S.Antimo che si è ritrovata unita dopo questo dramma che ha colpito ciascuno di noi. Da parte delle Istituzioni, massimo impegno per proseguire il percorso di prevenzione e ascolto per le donne vittime di violenza“, ha dichiarato il sindaco metropolitano di Napoli, Gaetano Manfredi.