Ted Kaczynski noto come Unabomber, che per 17 anni portò avanti una campagna di attentati con pacchi esplosivi negli Stati Uniti provocando 3 morti e 23 feriti, trovato senza vita nella prigione federale di Butner in North Carolina in cui si trovava, è morto suicida. Lo riferiscono ad Associated Press quattro persone a conoscenza della vicenda. Kaczynski, che aveva 81 anni e soffriva di un cancro all’ultimo stadio, è stato trovato privo di sensi nella sua cella al Federal Medical Center di Butner, intorno alle 00.30 locali di sabato. Le fonti riferiscono ad AP che i soccorritori hanno praticato la rianimazione cardiopolmonare prima di trasportarlo in ospedale, dove è stato dichiarato morto nella tarda mattinata di sabato. La morte di Kaczynski giunge in un momento in cui il Bureau of Prisons federale sta affrontando negli ultimi anni maggiori controlli a seguito della morte in cella del ricco finanziere Jeffrey Epstein, anche lui morto suicida in una prigione federale nel 2019.

Inizialmente Kaczynski fu detenuto nel carcere federale di massima sicurezza di Florence, in Colorado, dal maggio 1998, quando fu condannato a quattro ergastoli più 30 anni per una campagna di terrore che mise in allarme le università di tutto il Paese. Ha ammesso di aver commesso 16 attentati tra il 1978 e il 1995, mutilando in modo permanente molte delle sue vittime. Matematico di Harvard, Kaczynski viveva come recluso in una baita nelle campagne del Montana, da dove ha compiuto una serie di attentati solitari che hanno cambiato il modo in cui gli americani spediscono i pacchi e salgono sugli aerei. Tra i suoi obiettivi c’erano accademici e compagnie aeree, nonché il proprietario di un negozio di noleggio di computer, un dirigente pubblicitario.

Nel 1993, un genetista californiano e un esperto informatico dell’Università di Yale restarono mutilati dalle sue bombe nel giro di due giorni. Due anni più tardi, poi, usò la minaccia di continue violenze per convincere il New York Times e il Washington Post a pubblicare il suo manifesto, un’esposizione di 35mila parole contro la vita moderna e la tecnologia, nonché contro i danni all’ambiente. Il tono del trattato fu riconosciuto dal fratello David e dalla moglie di David, Linda Patrik, che avvisarono l’Fbi, che da anni cercava Unabomber nella caccia all’uomo più lunga e costosa del Paese. Nell’aprile 1996 le autorità lo trovarono in un piccolo capanno di compensato e carta da pacchi fuori Lincoln, nel Montana, pieno di diari, un diario in codice, ingredienti esplosivi e due bombe già pronte. In attesa del processo, nel 1998, Kaczynski tentò di impiccarsi con un paio di mutande. Sebbene uno psichiatra gli avesse diagnosticato una schizofrenia paranoica, ‘Unabomber’ era convinto di non essere un malato di mente. Alla fine si dichiarò colpevole piuttosto che permettere ai suoi avvocati di presentare una difesa per infermità mentale.

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