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Berlusconi morto, il saluto di Putin: “Amico saggio e patriota, una perdita irreparabile. Contribuì a sviluppo della nostra partnership”

Una “persona cara e un vero amico” di cui ammirava “sinceramente” la “saggezza” e la “capacità di prendere decisioni lungimiranti”. Di più: “Uno straordinario personaggio, un patriarca”. Insomma: “L’uomo che contribuì allo sviluppo della nostra partnership”. Tra i messaggi di cordoglio più partecipati per la morte di Silvio Berlusconi, scomparso a 86 anni, c’è quello di Vladimir Putin che ha inviato una lettera a Sergio Mattarella, pubblicata anche sul sito del Cremlino. Una celebrazione vera e propria, condita dal tweet dell’ambasciata russa in Italia e dai lunghi articoli sull’agenzia di stampa Tass e Ria Novosti. Del resto, il rapporto tra i due è sempre stato granitico e il leader di Forza Italia è stato l’uomo politico italiano che negli ultimi 20 anni ha vantato la maggior vicinanza al presidente della Federazione Russa, sfociata in una vera amicizia, con tanto di soggiorni privati nella residenza berlusconiana in Sardegna e nella magione dell’ex uomo del Kgb a Sochi, sul Mar Nero.

“Berlusconi sarà ricordato in Russia come un sostenitore coerente e di principio del rafforzamento delle relazioni amichevoli tra i nostri Paesi”, ha scritto Putin. “Al nome di questo straordinario personaggio sono legati gli avvenimenti più importanti della storia recente d’Italia. Da vero patriota, Silvio Berlusconi ha sempre messo al primo posto gli interessi della Patria”, continua la commemorazione del capo del Cremlino nella lettera di condoglianze inviata a Mattarella. “Per molti anni, guidando il Consiglio dei ministri e ricoprendo altri importanti incarichi di governo, ha fatto molto per lo sviluppo economico e sociale del Paese, per il rafforzamento della sua posizione in Europa e sulla scena mondiale”, continua. Un uomo che ha dato “un inestimabile contributo allo sviluppo della partnership russo-italiana reciprocamente vantaggiosa”. E afferma: “Era giustamente considerato il patriarca della politica italiana e godeva di grande prestigio internazionale”. Durante gli incontri, conclude, “sono stato letteralmente caricato della sua incredibile vitalità, ottimismo e senso dell’umorismo” e parla di una “perdita irreparabile e un grande dolore”. Il presidente russo ha poi rilasciato un’intervista a Pavel Zarubin su Rossiya-24 parlando di Berlusconi come “l’iniziatore dello sviluppo delle relazioni fra Russia e Nato” e dipingendolo come colui che ha “creato il meccanismo importante delle relazioni”. Berlusconi è stato descritto da Putin come “un politico di respiro europeo, si potrebbe anche dire mondiale”. E ha aggiunto: “Non ci sono molte persone come lui nello scenario internazionale in questo momento. Ha fatto molto per stabilire relazioni imprenditoriali e di amicizia fra la Russia e i Paesi europei”.

In precedenza era stata l’ambasciata russa in Italia a postare una foto in bianco e nero dell’ex cavaliere corredato da un post celebrativo: “Siamo sconvolti dalla notizia della morte di Silvio Berlusconi. Un grande statista che ha lasciato un segno profondo nella storia dell’Italia, del mondo e dei rapporti italo-russi. Un visionario, un uomo dalle grandi capacità e dal grande cuore. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici, al popolo italiano”. L’agenzia russa Ria Novosti ha invece pubblicato la notizia della morte in apertura della sua pagina web, insieme a una grande foto del leader di Forza Italia descrivendolo come il “patriarca della politica italiana” e “un politico, editore, proprietario di una squadra di calcio e di una holding di media, con una delle carriere più vertiginose dell’Europa moderna”. Ampio spazio viene dedicato anche dalla Tass: “Berlusconi è sempre stato un robusto oppositore del comunismo e un sostenitore del modello del capitalismo liberale”, scrive l’agenzia di stampa di Stato, sottolineando che è stato “sotto la sua leadership che il G7 è diventato G8, con la partecipazione della Russia”. Il leader russo “è stato invitato per la prima volta al summit nel 1996 a Napoli – si ricorda senza citare tuttavia che allora il leader russo era Boris Eltsin – Berlusconi ha sviluppato una relazione personale con il Presidente russo Vladimir Putin, attraverso anni di incontri ad alto livello”.