Due mail – la prima alle 14.01, la seconda alle 14.15 di oggi – provenienti dal tesoriere Alfredo Messina per confermare il consiglio di presidenza di Forza Italia di domani (qui il documento), nonostante la morte di Silvio Berlusconi. All’ordine del giorno però non c’è solo l’approvazione del rendiconto 2022 ma è stato aggiunto all’ultimo minuto un altro punto che sta facendo discutere dentro al partito: “La determinazione del Comitato di Presidenza in merito ai commissariamenti” (qui il documento). Proprio quei commissariamenti provinciali e regionali che in queste settimane hanno fatto litigare dentro Forza Italia, tra il gruppo dirigente guidato da Marta Fascina e l’ala dei dissidenti vicini a Licia Ronzulli.
Il disegno di Fascina, compagna di Berlusconi, era quella di rimuovere i commissari provinciali e regionali vicini a Ronzulli per mettere i propri fedelissimi sui territori. Si era parlato anche di tre coordinatori per macro-regioni (Alessandro Sorte al Nord, Francesco Battilocchio al Centro e Tullio Ferrante al Sud), operazione poi fermata da Antonio Tajani. A metà maggio la rimozione dell’ex capogruppo alla Camera, Alessandro Cattaneo, da commissario a Pavia aveva creato le prime fibrillazioni nel partito.
Non è chiaro se il punto all’ordine del giorno nel consiglio di domani serva ad accelerare improvvisamente sui commissari dopo la morte di Berlusconi. Ad ogni modo i dissidenti vicino a Ronzulli dentro Forza Italia già frenano: “Una convocazione incredibile - spiega un dirigente che chiede l’anonimato - domani chiederemo che si fermi subito questa operazione che violerebbe lo statuto di Forza Italia, l’epoca dei colpi di mano è finita”. Insomma, lo scontro interno dopo la morte di Berlusconi è già iniziato. Anche il presidente della Regione Sicilia sarebbe contrarissimo a un’operazione di questo tipo, spiega una fonte azzurra.
Il Consiglio di presidenza è l’organo forzista composto da coordinatori, vicecoordinatori, i responsabili dei dipartimenti, governatori e ministri. Insomma domani nella sede di San Lorenzo in Lucina e via zoom si riuniranno i vertici di Forza Italia per le prime decisioni. E potrebbe arrivare anche il primo redde rationem post-Berlusconi.