“I Maneskin hanno bisogno di togliersi le mutande per fare successo”. Così James Senese, il sassofonista e musicista partenopeo, che nelle scorse ore ha sentito l’esigenza di commentare l’exploit internazionale della band italiana. In un’intervista a La Ragione, in occasione dell’uscita del suo 21esimo album, Stiamo cercando il mondo, il 78enne Senese ha voluto far capire che ne pensa dei Maneskin: “Un gruppo vuoto, oltre la presenza scenica cosa resta? Hanno bisogno di togliersi le mutande per fare successo?”. Senese ha commentato anche la trasformazione digitale della scena musicale (“questi tempi di streaming mi stanno stretti, il tutto e subito ci ha rovinati. Non esiste più quella costruzione, quella preparazione di una volta”) e ha voluto ribadire che pure verso i rapper neomelodici esponenti del neapolitan power non c’è grande sintonia: “Liberato e Geolier? Non raccontano la città, la nostra cultura. Sono dei mistificatori”.