I mercati finanziari, si sa, non conoscono pietà o etica. Appena si è diffusa la notizia della morte di Silvio Berlusconi i titoli Mediaset (MediaforEurope) sono schizzati al rialzo, passando da 68 centesimi a 76 centesimi nel giro di pochi secondi, un rialzo del 10%. L'”euforia” è durata circa 3 ore, poi le azioni si sono gradualmente riportate in zona 71 centesimi, mantenendo un guadagno del 3,5%, e hanno chiuso a 0,7 euro con un guadagno del 2,3%. Il mercato scommette sull’ipotesi possa essere venduta dagli eredi. Le stesse speculazioni non hanno riguardato Mondadori (+1,54%), né tanto meno la partecipata Mediolanum (+0,39%).
Mediaset vale in borsa 1,7 miliardi di euro. Primo azionista dei MediaforEurope è la finanziaria della famiglia Berlusconi Fininvest con il 50%. Un altro 16% fa capo a Simon fiduciaria, riconducibile al gruppo francese Vivendi che possiede direttamente un altro 3,9%. Alla presidenza di Fininvest c’è Marina Berlusconi, nel consiglio di amministrazione siedono i figli del fondatore, Piersilvio, Barbara, Luigi oltre ad Adriano Galliani e altri due consiglieri. Piersilvio Berlusconi è amministratore delegato di Mediaset. L’idea degli investitori è probabilmente che senza Silvio Berlusconi si aprano nuove prospettive per operazioni societarie che coinvolgano il gruppo televisivo.
“Non è difficile immaginare che se arrivassero le offerte giuste la famiglia Berlusconi si potrebbe disimpegnare da Mfe ed è questo il motivo per cui sale il titolo”, commentano gli analisti. La lunga malattia, i recenti ricoveri fanno immaginare che le aziende fossero preparate alla sua scomparsa e quindi non sono attesi scossoni e in generale il mercato si aspetta che tutto prosegua “in un’ottica di continuità”. Tuttavia anche se “oggi è prematuro immaginare un orizzonte temporale”, la Borsa specula sulle difficoltà di gestire una famiglia allargata come quella del Cavaliere. La sua morte può quindi “aprire scenari tutti da scrivere” nei quali il mercato “vede la possibilità di uno sviluppo che generi valore”. E qualche considerazione su un possibile compratore porta a Vivendi (-0,91% sul listino di Parigi) che di Mfe è il secondo azionista. Il primo banco di prova per valutare la compattezza, dei cinque figli di Silvio Berlusconi verso le scelte aziendali sarà l’operazione di integrazione a livello europeo di Mediaset che rimane sul tavolo. La Borsa non si aspetta invece cambiamenti nella partecipazione in Mondadori (+1,33%) e nemmeno la quota in Mediolanum (-0,42%) è mai stata messa in discussione, né sembra esserlo ora.