Arrivano nuovi dettagli sull’attacco dello squalo che giovedì scorso ha sbranato e ucciso un cittadino russo di 24 anni che stava nuotando nel Mar Rosso, al largo della costa della città di Hurghada. L’incidente è avvenuto “verso le 15 ora locale, nell’area della spiaggia cittadina di Dream Beach, nella parte centrale di Hurghada”. La vittima è “Popov V. Yu. nato nel 1999”, non un turista ma un uomo che viveva permanentemente in Egitto: dopo la tragedia il Ministero dell’Ambiente egiziano aveva chiuso un tratto di costa di circa 70 chilometri, disponendo un divieto di balneazione e di altri sport acquatici per due giorni. Nel frattempo, però, lo squalo è stato catturato da alcuni pescatori che l’hanno intrappolato in una grossa rete e poi trascinato a riva con la loro barca. Sulla spiaggia è iniziata poi la mattanza: come si vede in un agghiacciante video che circola in Rete, l’animale è stato barbaramente colpito con un bastone, poi calci e pugni. Vi risparmiamo i particolari, quel che è certo è che i pescatori hanno voluto vendicare così l’aggressione al 24enne. Il quotidiano egiziano Al Ahram riporta che la ministra dell’Ambiente, Yasmine Fouad, ha annunciato la formazione di una squadra d’indagine per accertare tutti gli accadimenti.
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