Nuovi sopralluoghi degli investigatori impegnati nelle ricerche di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa sabato a Firenze. Nelle ultime ore, guidati dalla pubblico ministero Christine von Borries, i carabinieri sono tornati in uno stabile accanto all’ex hotel Astor, l’immobile occupato dove la piccola vive con la madre e il fratellino. Il nuovo sopralluogo in un condominio accanto all’ex hotel, al civico 34 di via Boccherini, era stato disposto per cercare conferme a un’ipotesi investigativa legata alla presenza di una possibile ‘base’ dei rapitori.
I controlli si sono concentrati in un appartamento e in un garage e sono stati chiamati a intervenire anche i Vigli del fuoco per forzare l’apertura dell’appartamento. Ricerche a tappeto sono state effettuate anche negli scantinati e dentro i tombini presenti nell’area. Ma, trapela da fonti vicine all’inchiesta, l’esito è stato negativo. La magistrata inquirente aveva effettuato sempre nella giornata di martedì un sopralluogo nella zona e nel primo pomeriggio aveva ascoltato il fratellino e lo zio di Kata. Nelle ore precedenti, la zia di Kata aveva dichiarato di avere una speranza in più: “Non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede. I carabinieri non ci hanno detto ancora nulla di come stanno avanzando le indagini, ma stanno lavorando e vogliono avere la certezza prima di dirci qualcosa”.
Un’altra possibile pista era sembrata aprirsi con l’arrivo di una segnalazione che riferiva la presenza della bambina su un autobus a Bologna, in compagnia di una donna, durante la serata di sabato; tuttavia gli investigatori non si sono pronunciati sull’attendibilità del presunto avvistamento. La pm si è limitata ad affermare di non escludere nulla. Intanto, nel pomeriggio, sono apparsi nella zona nord di Firenze dei volantini bianchi con la scritta tra parentesi “sto bene”. La notizia video e foto dei volantini è stata condivisa anche dalla pagina Facebook Peruanos pe unidos per un solo Firenze (Peruviani uniti da una sola Firenze), la cui coordinatrice, Norma Guerrero, ha aggiunto domandandosi: “Avrà qualcosa a che fare con la piccola Kata?”.