Gli attivisti di Ultima Generazione presenteranno ricorso alla Corte di Appello contro una sentenza giudicata “spropositata e ingiusta”. È la stessta Ultima Generazione a farlo sapere con una nota diffusa all’indomani della sentenza del Tribunale del Vaticano che ha condannato i due eco-attivisti che il 18 agosto 2022 incollarono le mani al basamento di marmo del Laocoonte, all’interno dei dei Musei Vaticani.

“Il Vaticano, una delle ultime monarchie assolute del mondo – si legge – dimostra tutta la propria ipocrisia con questa pena. È spropositata e assurda una condanna a nove mesi di carcere per due persone che hanno semplicemente voluto accendere i riflettori su quello che il Papa scrive e predica, più di 3.000 euro di multa in totale, una richiesta di 28.000 euro di danni per poche gocce di colla su un blocco di marmo messo sotto i piedi del Laocoonte nel 1815 – spiega Ultima Generazione nella nota – Vorremmo sentire ora la voce del mondo cattolico, quello che non si è nemmeno presentato al presidio a sostegno di Ultima Generazione, per capire se oltre alle parole c’è qualche intenzione concreta”.

I due attivisti, Ester Goffi, 26 anni, e Guido Viero, 61, sono stati condannati a nove mesi di carcere con pena sospesa, oltre a due sanzioni pecuniarie, rispettivamente di 1.500 euro per il reato di danneggiamento aggravato e di 120 euro per il reato di trasgressione “a un ordine legalmente dato dall’autorità competente”. Dovranno inoltre risarcire i danni al monumento per un totale di 28.148 euro. Condannata ad una multa 120 euro per il reato di trasgressione ad un ordine dell’autorità anche una terza attivista, Laura Zorzini, che durante il blitz al Lacoonte si limitò a riprendere l’azione dimostrativa.

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