In passato capitava che, quando nei cimiteri si riesumavano le vecchie ossa, si trovassero segni di graffi all’interno all’interno delle bare, come se il defunto si fosse risvegliato e avesse tentato di uscire. Tanto che nell’800 si diffuse la tafofobia, ovvero la paura di essere sepolti vivi. Così, vennero escogitate le cosiddette “bare di sicurezza” ma anche un più rudimentale sistema di legare al polso del cadavere una campanella, pronta a suonare in caso di “risveglio”, facendo in modo che ci fosse sempre un guardiano sul luogo pronto ad intervenire al primo segnale. I casi di “morte apparente” sono infatti numerosi e si verificano tutt’oggi. L’ultimo di cui abbiamo notizia è quello che ha per protagonista (suo malgrado) Gilbert Rodolfo Balberan Montoya, che ha assistito alla “resurrezione” di sua mamma.
I fatti: la mattina del 9 giugno scorso la 76enne Bella Montoya ha chiamato il figlio dicendo di non sentirsi bene: visti i suoi problemi cardiaci e di ipertensione, l’uomo l’ha portata subito all’ospedale Martin Icaza di Babahoyo, in Ecuador. E qui, tre ore dopo è stato dichiarato il decesso della donna per arresto cardiorespiratorio causato da una malattia cerebrovascolare non specificata. E cinque ore dopo la dichiarazione di morte è successo però l’impensabile. L’anziana signora era già stata chiusa nella bara, pronta per i funerali, quando all’improvviso ha iniziato a respirare affannosamente e a sbattere il braccio sinistro contro il legno per cercare di liberarsi. Increduli, i familiari l’hanno subito liberata, immortalando la scena in un video poi pubblicato su Twitter. Come era prevedibile, il video è diventato virale ed è stato ricondiviso da utenti di tutto il mondo, fino ad essere rilanciato dai tabloid. Nel filmato, oltre a vedere la 76enne insofferente, si sente affermare: “Siamo qui al 509 di Olmedo Street, dove una persona che è stata dichiarata morta in ospedale, è stata nella bara da mezzogiorno, e ora si scopre che è viva. In questo momento, possiamo vedere che ha segni vitali. Sta lottando per respirare”. E ancora: “Abbiamo chiamato i servizi di emergenza, ma ci hanno detto che ci avrebbero richiamato e che non c’è un’ambulanza”.
Per fortuna, la signora è riuscita a tornare in ospedale dove è stata ricoverata e presa in cura. Al quotidiano El Universo il figlio, ancora sotto choc per l’accaduto, ha spiegato: “Mia madre è sotto ossigeno. Il suo cuore è stabile. Il dottore le ha pizzicato la mano e lei ha reagito” e poi con il cuore colmo di speranza, conclude: “Sto lentamente venendo a patti con quello che è successo. Ora, chiedo solo che la salute di mia madre migliori. Voglio che sia viva e al mio fianco“. I medici hanno ipotizzato che si sia trattato di catalessia, uno stato di postura rigida prolungata, che si verifica in specifiche condizioni.