Il racconto del primo incontro e alcuni aneddoti leggeri, così il direttore di Chi ha ricordato l'ex premier
“Io sono una della tante persone a cui Silvio Berlusconi ha cambiato la vita“. Così Alfonso Signorini su Silvio Berlusconi. Il direttore di Chi è intervenuto al TG5. “Gli devo moltissimo e il ricordo che voglio portare a voi è un ricordo privato… Voglio raccontare dei flash, innanzi tutto come ci siamo conosciuti, che spiega anche un po’ perché mi ha conquistato: bisogna fare un passo indietro. Io mi sono laureato alla Cattolica quando ancora c’erano sul giornale gli annunci di lavoro e, preso dall’ansia del futuro, mandavo i miei cv ovunque, dall’Enel a Publitalia alla Barilla. Era il 1988, a Publitalia cercavano 50 agenti pubblicitari… Arrivammo a Roma in più di 3000 per circa 50 posti. Alla fine fui tra i 50 e fummo ricevuti da Silvio Berlusconi. La cosa che mi colpì di quest’uomo fu che stringendoci la mano sapesse tutto di noi 50, uno a uno, sapeva ‘vita, morte e miracoli'”. Signorini spiega che nel frattempo arrivò una proposta di cattedra in un prestigioso liceo milanese e che lui accettò quella proposta ma decise di scrivere una lettera a Berlusconi che però non rispose.
Dopo 18 anni, diventato direttore di Chi, Signorini va ad Arcore e a un certo punto il cav. chiede: “Mica io e lei abbiamo avuto qualcosa a che fare?” e il maggiordomo arriva con la lettera scritta dal giornalista. “L’ho tenuta perché ho pensato ‘se un giorno ricontrerà quest’uomo di lui potrò fidarmi‘”, le parole dell’ex leader di Forza Italia. Ma gli aneddoti non finiscono qui: “A Salvini regalava le Madonne a me gli uomini nudi. Mi ha regalato un San Sebastiano tutto nudo. Enorme, trafitto, ma tutto nudo. Schiacciò gli occhi e mi disse: ‘Se non ce l’hai tu il San Sebastiano nudo chi lo deve avere?'”. E non manca un riferimento al Grande Fratello Vip: “Lui mi chiamava e mi diceva: ‘Guarda questo programma funziona. Dovete andare avanti fino a luglio’. Io gli dicevo: ‘Presidente come si fa ad andare avanti fino a luglio. Non si può’. E lui mi rispondeva: ‘No, no, no. Voi dovete continuare’. E glielo riferiva anche a Piersilvio… Ogni volta che ci fermavamo mi chiamava: ‘Ma è già finito il Grande Fratello?!'”.