La notizia della morte di Silvio Berlusconi ha stravolto i palinsesti televisivi. Da lunedì 12 giugno tutte le reti generaliste e non solo trasmettono speciali su speciali per omaggiare e ricordare il leader di Forza Italia, ex Premier e imprenditore che ha segnato la storia dell’Italia negli ultimi 30 anni. Celebrazioni e dibattiti che continuano senza sosta, con ascolti molto tiepidi proprio per Mediaset, emittente fondata dal Cavaliere.
“Ma non si sta un po’ esagerando con tutte queste celebrazioni a reti unificate, la Rai, Mediaset, anche La7 in parte, che da ieri stanno andando in onda ininterrottamente per ricordarlo quando era imprenditore, quando era Presidente del Consiglio, quando era politico?”, queste le parole pronunciate a “CartaBianca” da Bianca Berlinguer.
“Non si rischia di creare alla fine l’effetto opposto?“, avanza la sua perplessità ponendo la domanda agli ospiti Paolo Mieli e Daniela Santanché. Un dubbio lecito espresso in diretta su Rai3: “A parte il Papa, oppure eventi drammatici nella storia della nostra Repubblica, si ricorda altre persone che sono state celebrate così per ore, ore, ore, sia dalla televisione pubblica che da quella privata?”, ha concluso Berlinguer.
Mieli difende l’importante copertura mediatica dell’evento augurandosi però uno stop dopo i funerali: “Se all’inizio della prossima settimana si ricomincerà allora sarà il momento di dire basta”. Nessun dubbio per la ministra Santanché. Anche “CartaBianca“, è opportuno ricordarlo, ha dato ampio spazio alla morte di Silvio Berlusconi portando davanti al video 958.000 spettatori con il 6,5% di share. Da sottolineare il dato ottenuto da La7, “DiMartedì” con toni non agiografici rispetto al Biscione ha registrato quasi il 10% di share con 1.437.000 spettatori superando proprio lo speciale del “Tg5” fermo a 1.371.000 con l’8,6%.