L’allarme è secco seppur con numerose sfumature. nei prossimi mesi l’Europa rischia di sperimentare, in diverse forme, i cambiamenti climatici. Inondazioni, siccità e ondate di calore colpirà – forse come mai prima – il vecchio continente. Le prospettive per l’estate dell’Agenzia europea per l’ambiente, che emergono da un nuovo data-set di dati pubblicato sul proprio sito, raccontano del rischio di ondate di caldo più forti e più lunghe nel Sud Europa e di inondazioni più frequenti ed estreme nel Nord.

Nell’Europa meridionale, in particolare, potrebbero esserci più di 60 giorni durante i quali le condizioni meteo “sono pericolose per la salute umana”, si legge in una nota riassuntiva dell’Agenzia. Il sud dell’Europa – e in particolare la penisola iberica – “sperimenterà un marcato aumento del numero di giorni con un elevato pericolo di incendio”, prosegue la nota. Un inverno eccezionalmente secco, inoltre, “non fa ben sperare” per la siccità nella maggior parte dell’Europa meridionale e occidentale.

Gli eventi con forti precipitazioni aumenteranno nella maggior parte dell’Europa, portando a una maggiore incidenza di inondazioni, specialmente nell’Europa nord-occidentale e centrale. Infine, l’Agenzia Ue avverte sui rischi di una diffusione maggiore di insetti che veicolano malattie, come la zanzara tigre che può trasmettere la dengue e per la quale l’Europa potrebbe diventare un hot-spot globale entro la fine del secolo, e la zanzara anofele, che trasmette la malaria.

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