Ogni tanto i prof. universitari presentano la loro facoltà ai liceali, per “orientarli” nel percorso di formazione dopo la maturità. A uno di questi incontri, prima di me, parla un prof. di una facoltà che non voglio nominare. Dice: non importa quale branca sceglierete nella mia facoltà, l’importante è acquisire la nostra mentalità, il nostro approccio metodologico. Se si dà un problema a un nostro laureato/a, lui/lei lo risolve. Tocca a me parlare della facoltà di scienze. Se date un problema a un nostro laureato, dico, lui ne trova altri tre. E ne trova trenta se il problema è stato già “risolto” da laureati di diversa formazione.
La necessità di effettuare una transizione ecologica deriva dalle innumerevoli “soluzioni” che hanno creato moltissimi problemi perché l’approccio “risolutore” non ha mai tenuto conto delle conseguenze delle soluzioni stesse. E, indovinate un po’ chi si presenta per risolvere i problemi? Ma è chiaro! Quelli che li hanno creati. Loro hanno sempre una soluzione.
Jerome K. Jerome, in Tre Uomini in Barca, racconta del vecchietto a cui un gruppo di viandanti chiede come sarà il tempo, in un giorno buio di nuvole. Schiarirà di sicuro, dice il vecchietto. I viandanti, rassicurati, partono per la scampagnata e sono sorpresi da un terribile temporale. Poveretto, dicono, ha fatto del suo meglio a prevedere buon tempo. Se invece il vecchietto predice la tempesta, e questa arriva quando il gruppo è lontano da ogni riparo, lo maledicono: è stata la sua predizione a far arrivare il temporale. Ci piace essere rassicurati e non ci piacciono le cattive notizie.
Ora siamo pronti per capire come mai Silvio Berlusconi continua ad essere così popolare nonostante tutto. Ha sempre promesso meraviglie, proposto miracolistiche soluzioni e ostentato un inguaribile ottimismo. Noi ecologi, con le nostre predizioni di sventura, siamo visti come il vecchietto che prevede il temporale, e quando il temporale arriva la colpa è sua/nostra. Volete una prova? Da sempre diciamo che la crescita infinita del capitale economico è impossibile, perché causa la decrescita del capitale naturale, senza il quale l’economia non può prosperare. Arriva la recessione e, a quanto pare, la colpa è nostra visto che diciamo che non si può crescere all’infinito.
Un momento! La recessione è il risultato di politiche che miravano alla crescita! Gli ecologi non hanno mai governato! Lo hanno sempre fatto i propugnatori della crescita. La recessione è una decrescita, ma è il risultato di politiche che miravano alla crescita. Noi avvertiamo che ci saranno serie conseguenze a perseguire politiche del genere, perché sono irrealistiche. Si avverano le nostre previsioni e la colpa è nostra! L’ambientalismo ideologico è la causa dei disastri ambientali.
In California gli ecologi hanno capito e hanno fondato il Center for Ocean Solutions. Il nome promette soluzioni. Se ci sono le soluzioni è ovvio che ci siano i problemi, ma chi preferite ascoltare: chi vi propone problemi o chi vi promette soluzioni? Berlusconi ha persino venduto l’immortalità, che poi è quello che ci aspettiamo dalla medicina, che non evidenzia il fatto che prima o poi si muoia (aspetta che me lo segno, direbbe Massimo Troisi). Ogni malattia ha una cura che la rimuove. Portiamo il nonno centenario in ospedale e lui muore. Si fa causa all’ospedale! Dalla medicina ci aspettiamo che ogni causa di morte sia rimossa. Se ci dicono che non c’è niente da fare andiamo dai guaritori, beviamo acque benedette, le proviamo tutte. Cosa abbiamo da perdere? Almeno questi mi danno una speranza.
I truffatori conoscono bene questa attitudine e abusano della credulità popolare vendendo illusioni. Chi denuncia la truffa viene visto come un disfattista e un menagramo. Se i risultati promessi non arrivano… fa lo stesso. Lui almeno ci ha provato. Voi avete solo proposto sciagure. Ma sono arrivate!!!! Ma certo, è colpa vostra, che non lo avete lasciato lavorare fino in fondo. Non si esce da questo circolo vizioso logico. Un governo ci porta al default economico con politiche economiche folli, si chiama un tecnico. Dopo qualche anno chi viene chiamato a gestire una montagna di denaro? Ma è ovvio, lo stesso identico governo che quasi ci portò al disastro. Chi si oppone ai ciarlatani dalla soluzione bell’e pronta è destinato alla sconfitta, soprattutto se le decisioni sono prese con il voto popolare, come è normale che sia in democrazia.
Cosa devono fare, allora, quelli che riescono a tener conto delle conseguenze di facili soluzioni? Devono proporre altre soluzioni, tipo sostituire i combustibili fossili con le rinnovabili. Eh… non funzioneranno mai. Vuoi mettere il nucleare a fusione? Ma se sono trent’anni che dite che tra trent’anni ci sarà, e non riuscite a farlo funzionare! Ecco sei un disfattista, non credi nel progresso, ti dicono quelli che affermano che le rinnovabili, che funzionano, non funzioneranno mai. Non è facile combattere i ciarlatani che abusano della credulità popolare. Anche perché il truffato tende a difendere il truffatore per non ammettere di esser stato un pollo: nega di essere stato truffato e odia chi glielo fa notare. Il truffatore dice: vedete? dicono che siete scemi a fidarvi di me! dicono che siete scemi!!! Fategli vedere che non lo siete! Votate per me. Incredibile: funziona!
La democrazia è un oggetto delicatissimo, e ci dovrebbe essere un sistema che permetta di identificare i truffatori. Ma c’è: la stampa e la televisione. Ah ah ah.