In Italia come ci si regola con questi trattamenti? “La nostra legislazione fa capo ovviamente a un altro organismo, il RAPEX”, ci spiega la dottoressa Pucci Romano dermatologa e Presidente di Skineco, Associazione scientifica di ecodermatologia. Il Rapex è un sistema comunitario europeo di informazione rapida per i prodotti non conformi, grazie al quale le Autorità nazionali degli Stati membri notificano alla Commissione europea i prodotti (tranne che per alimenti, farmaci e presidi medici) che rappresentano un rischio grave per la salute e la sicurezza dei consumatori. Secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ad avere almeno un tatuaggio in Italia sono quasi sette milioni di persone, quasi il 13% della popolazione, una percentuale leggermente superiore rispetto alla media europea. E sono soprattutto le donne a volere disegni o scritte indelebili sul proprio corpo (13,8% rispetto all’11,7% degli uomini). In genere il primo tatuaggio viene eseguito intorno ai 25 anni, anche se l’età media di chi sceglie di disegnarsi il corpo è abbastanza elevata, tra i 35 e i 44 anni.

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Allarme inchiostri per tatuaggi contaminati da patogeni, interviene la Food and Drug Administration. L’esperta: “Possono trasmettere epatiti o AIDS”

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