Il tatuaggio come veicolo di infezioni della pelle. Negli Stati Uniti sale la preoccupazione per l’aumento di malattie a causa degli inchiostri utilizzati per tatuaggi contaminati da patogeni, trovati anche nelle boccette di colore. Per questa ragione la Fda americana, l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, interviene con una guida per produttori e distributori perché siano in grado di riconoscere gli inchiostri potenzialmente contaminati e pericolosi per la salute. Come segnala la Fda, avendo a che fare con circa il 30% di americani tatuati, “è imperativo intervenire e fare tutti i passi necessari perché i tatuaggi siano privi di ogni contaminazione”. A maggior ragione in caso di persone con patologie o con sistema immunitario non del tutto efficiente. L’agenzia propone quindi una bozza di indicazioni per le aziende, in attesa di arrivare poi a un documento definitivo. Il tatuaggio infatti – informa la Fda – prevede il deposito di inchiostro da 1.5 a 2 millimetri sottopelle, nel derma. Cosa che può provocare sanguinamenti, perché gli aghi toccano i vasi sanguigni. Ma non solo: se l’inchiostro è contaminato i patogeni o anche altre sostanze contenute nell’inchiostro possono muoversi dal sito di iniezione attraverso il sangue e il sistema linfatico e migrare in altre parti del corpo.